



Pubblicata da Il Resto del Carlino e Estense.com
di Paolo Giardini
Una famosa scenetta di burattini è ambientata in una corsia d’ospedale, dove Sandrone è l’assistente del dott. Balanzone in visita ai malati. Le cure ospedaliere non hanno avuto molto successo perché Balanzone non fa che constatare: “questo è morto; questo è morto; questo è morto;…”. Un “morto” però protesta, gridando di non essere morto. Al che il Sandrone, indignato, interviene ammonendolo: “Sta zitto, somaro! Vuoi saperne più del dottore?!!”. Sandrone e Balanzone, come Fagiolino sono maschere bolognesi della commedia dell’arte. La povera Ferrara non ha espresso maschere proprie, ma la tradizione non le è estranea, rimane un retaggio fra politici di giunta e maggioranza consigliare che sembrano contendersi il ruolo di Sandrone nel difendere gli sproloqui di Balanzone.
Eccoli quindi, a dispetto di ogni ovvietà, a trovarsi d’accordo con la chiusura del laboratorio analisi di Ponte, convinti dalla validità tecnica delle soluzioni alternative scelte (essendo, s’è già detto, esperti di impianti di potabilizzazione come di sanscrito). Analogamente, accettano il valore stimato della rete gas di 14,5 milioni sul 60% del totale, a dispetto della sua diffusione nel territorio comunale per raggiungere circa 100.000 utenti, con migliaia di chilometri di tubi fra grandi e piccoli. Il che vuol dire che il valore dell’intera rete sarebbe di circa 24 milioni, cioè 240 Euri ad utente, bastanti (forse) a comprare all’ingrosso un contatore del gas per ognuno. Senza chiedersi se la correttezza dei 14,5 milioni è relativa al costo di rottamazione della rete o quant’altro, i fiduciosi consiglieri di maggioranza credono a quel numero patacca perché, privi del placet di partito, da soli non ce la fanno a dividere 24.000.000 per 100.000.
Un consigliere PD, in particolare, sgomita ogni volta che Tavolazzi fa opposizione: l’arrampicatore di pareti di ghiaccio a mani nude Portaluppi. L’ultima sua lastra ghiacciata è la difesa della stramba cessione reti al prezzo stabilito da Balanzone, accusando il Tavolazzi di voler saperne di più dei consulenti del tribunale di Bologna. Non perdendo l’occasione per non azzeccarne una, potrebbe far venire la depressione ai compagni di squadra con un po’ di sale in zucca. A meno che… questi non sappiano che la scenetta dell’ospedale ha due varianti, per cui il burattinaio può sostituire Sandrone con Fagiolino. I dialoghi sono gli stessi, ma il significato dello “stai zitto, somaro!” è diverso: ciò che per Sandrone è indignazione, per Fagiolino è sapida irriverenza verso Balanzone. L’esistenza di questa variante può salvare temporaneamente l’amor proprio della maggioranza, almeno fino a quando il capocomico non annuncerà che lo spettacolo di burattini è finito. Chissà quale variante è stata scelta nelle segrete stanze del Potere?
Paolo Giardini