



di Angelo Storari
Gli echi di quel che accade nella “capitale” dell’impero emiliano non sembrano arrivare alle periferie. L’affaire Lombardelli è caldo, http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/01/09/649605-caso_lombardelli.shtml ma nelle provincie del basso impero piddino fa freddo. Eppure il capo di gabinetto del Sindaco di Bologna è in buona compagnia. Eh si, basta cercare sul sito della provincia di Ferrara, alla voce “capo di gabinetto”. Troverete come responsabile tal Manuela Paltrinieri. Chi è la Sig. ra Paltrinieri? E’ un’ex assessora del Pd, ex consigliera in provincia, che è stata chiamata dalla Presidente Zappaterra a ricoprire l’incarico di capo di gabinetto.
Ma al di là della carriera nel partito, la carriera scolastica non è altrettanto spedita. Anch’essa infatti a quanto ci risulta è senza laurea.
Ma non è la sola persona ad occupare posizioni di spicco senza titoli di studio adeguati.
Scorrendo le pagine istituzionali dell’Az. Ospedaliero Universitaria di Ferrara, non sfugge il nome della responsabile della comunicazione istituzionale. Anch’essa a quanto pare, ma attendiamo smentite, senza laurea.
Ma vogliamo aprire il vaso di pandora delle centinaia di persone, in tutta la regione, che come la signora in questione, pur svolgendo da anni mansioni amministrative, lavorando in aziende sanitarie ed ospedaliere, magari con incarichi ben retribuiti, mantengono anche l’inquadramento come personale sanitario, più conveniente? Meglio di no. Nulla d’illecito sicuramente, ma se si vuol mantenere la qualifica sanitaria, si faccia i sanitari.
I vertici del Pd non parlano, come tacciono sull’affaire della persona deceduta al Sant’Anna per legionella, ma i cui parenti hanno saputo le cause di decesso dalla stampa. Meglio occuparsi di residenze e rimborsi di spiccioli. Stesso assordante silenzio dall’ordine dei medici, eppure i protagonisti di questa vicenda erano medici.
Angelo Storari
Articolo pubblicato da La Nuova Ferrara il 10 Gennaio 2010
Capo di gabinetto ma senza laurea
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/01/10/news/capo-di-gabinetto-ma-senza-laurea-1.3051613
SANT’ANNA La laurea c’è e con lode
La Nuova Ferrara del 11/01/2012
In riferimento all’articolo apparso martedì 10 gennaio 2012, sulla Nuova Ferrara, si precisa quanto segue. Il metodo usato da Angelo Storari per verificare le notizie è decisamente scorretto e privo delle più elementari regole di verifica. Non sola la responsabile dell’area comunicazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, dottoressa Patrizia Fabbri, è laureata in sociologia con 110 e lode, ma questo fatto è facilmente riscontrabile anche attraverso il sito internet del Sant’Anna (all’indirizzo http://trasparenza.azospfe.it). Oppure sarebbe bastata una semplice telefonata per accertarsi di quanto sopra riportato. Non è dunque sufficiente “parlare in via ipotetica” quando le informazioni che vengono scritte sui giornali sono alla portata di tutti e, soprattutto, quando la non verifica delle informazioni può lasciare adito ad interpretazioni e all’insinuazione del dubbio. Invitiamo il signor Storari a verificare le notizie e a controllare le fonti. Ricordiamo al coordinatore del Movimento 5 stelle, nel caso volesse affinare le sue scarse conoscenze in campo giornalistico, che l’Università di Ferrara dispone di un ottimo corso di laurea in comunicazione. Evidentemente la laurea in scienze dell’educazione di cui è già in possesso Storari non è servita a mettere in atto i principi base propri… dell’educazione! A questo punto la dottoressa Patrizia Fabbri attende non solo di conoscere le motivazioni che hanno portato il signor Storari a tali insinuazioni, ma anche e soprattutto le scuse ufficiali. Infine si richiama la Nuova Ferrara a verificare le notizie che, nel caso specifico, dovrebbero essere già in loro possesso. L’azienda si riserva, nelle sedi più opportune, la tutela dell’immagine del professionista. Marco Malossi capo ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara
Ci dispiace per l’accaduto e ci scusiamo per l’ennesima volta. Capita purtroppo di dar spazio e credito a politici che non lo meritano. Ci auguriamo anche che la stessa sollecitudine nel chiedere rettifiche su un titolo di studio venga utilizzata per ultimare l’ospedale di Cona, atteso dalla cittadinanza da vent’anni, e risolvere i problemi della sanità sollevati da pazienti che pagano le tasse, lavoratori e sindacati.(p.b.)