



Lettera fac-simile di Storari, Mazzoni, Mari, Giardini, Peretti, inviata a tutte le parrocchie del comune di Ferrara.
Reverendo, siamo cittadini cattolici, fra i Promotori del Comitato Civico “Progetto per Ferrara” in gara alle elezioni del giugno 2009. Vorremmo sottoporre all’attenzione dei suoi parrocchiani il nostro Programma, alla cui stesura abbiamo contribuito per “cambiare la prospettiva” nel governo della città.
Come coautori di un Programma civico convergente con la Dottrina Sociale della Chiesa relativa all’ambiente, di cui in allegato riportiamo i punti salienti, siamo consapevoli d’essere unici assertori di un proposito connotato da dignità cristiana.
Per il “bene collettivo” di Ferrara, riteniamo debba finire la sequela di amministrazioni dissipatrici del patrimonio urbanistico, ambientale e strutturale del Comune. In qualità di cattolici–civici vogliamo che ad ogni cittadino sia consentita la partecipazione, ora svuotata di significato dal prolungato esercizio della delega ai politici di professione.
Il nostro candidato sindaco, coautore del Programma, è l’ing. Valentino Tavolazzi, professionista, dirigente industriale, esperto di problemi ambientali. E’ a conoscenza del funzionamento in dettaglio della macchina municipale, acquisito quando assunse l’incarico di City Manager. E’ noto che quell’incarico fu rescisso per attriti con la Casta, ma ugualmente remunerato per obblighi contrattuali, con il risultato comunque ottenuto d’aver “fatto studiare” Tavolazzi da Sindaco!
“Progetto per Ferrara” metterà a frutto quel costoso – e irripetibile – investimento necessario ad ottimizzare la macchina comunale.
E’ però esiziale al rinnovamento qualsiasi riconferma elettorale ai partiti e loro uomini, in particolare al PD, indiscusso erede del sistema che occupa da sessant’anni il Palazzo. Per questo motivo siamo costretti a contrapporci al candidato sindaco PD, l’avv. Tagliani, legale della Curia, ex vicesindaco e Presidente Regionale Commissione Sanità e Servizi, persona di meritata fiducia del suo partito, della Curia e pure di tanti amici e sodali mobilitatisi per lui nella lista “sinistrapertagliani”, perché la città abbisogna di un sindaco non asservito a fedeltà pregresse.
L’etica del sindaco impone fedeltà esclusiva ai cittadini. Le liste con persone che in ambito professionale gravitano nella cerchia del Comune sono pregiudiziali al ruolo di chi sta al di sopra delle parti. La lista di cui sopra, sia pure indirettamente, mira al mantenimento dello status quo. Chi auspica il rinnovamento e la liquidazione di una Casta immorale pretende il contrario.
Sulla via di Damasco S. Paolo ha cambiato vita. Non la gualdrappa al cavallo.
Alleghiamo copia del Programma di Progetto per Ferrara, unitamente ai punti succitati tratti dal Compendio della Dottrina della Chiesa.
Gradiremmo potervi incontrare per illustrare i nostri intendimenti e rispondere alle vostre obiezioni, iniziando un percorso condiviso. Siamo a vostra disposizione.
Grazie dell’attenzione.
Angelo Storari
Giavanna Mazzoni
Giovanni Mari
Paolo Giardini
Sergio Peretti
COMPENDIO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
a) L’ambiente, un bene collettivo
466 La tutela dell’ambiente costituisce una sfida per l’umanità intera: si tratta del dovere, comune e universale, di rispettare un bene collettivo,979 destinato a tutti, impedendo che si possa fare « impunemente uso delle diverse categorie di esseri, viventi o inanimati – animali, piante, elementi naturali – come si vuole, a seconda delle proprie esigenze ».980
469 Le autorità chiamate a prendere decisioni per fronteggiare rischi sanitari ed ambientali talvolta si trovano di fronte a situazioni nelle quali i dati scientifici disponibili sono contradditori oppure quantitativamente scarsi: può essere opportuna allora una valutazione ispirata dal « principio di precauzione », che non comporta una regola da applicare, bensì un orientamento volto a gestire situazioni di incertezza.
470 La programmazione dello sviluppo economico deve considerare attentamente « la necessità di rispettare l’integrità e i ritmi della natura »,989 poiché le risorse naturali sono limitate e alcune non sono rinnovabili. L’attuale ritmo di sfruttamento compromette seriamente la disponibilità di alcune risorse naturali per il tempo presente e per il futuro.990 La soluzione del problema ecologico richiede che l’attività economica rispetti maggiormente l’ambiente, conciliando le esigenze dello sviluppo economico con quelle della protezione ambientale. Ogni attività economica che si avvalga delle risorse naturali deve anche preoccuparsi della salvaguardia dell’ambiente e prevederne i costi, che sono da considerare come « una voce essenziale dei costi dell’attività economica ».991
Un’economia rispettosa dell’ambiente non perseguirà unicamente l’obiettivo della massimizzazione del profitto, perché la protezione ambientale non può essere assicurata solo sulla base del calcolo finanziario di costi e benefici. L’ambiente è uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamente.