01 Feb, 2012
L’impianto fotovoltaico Spal è passato a Energia Futura
Inserito da: PpF In: Economia, sviluppo, lavoro




Inviato ma non pubblicato da Il Resto del Carlino
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di Valentino Tavolazzi*
E’ incredibile il silenzio del Comune sulle vicende societarie della Spal, considerato che il sindaco Tagliani conosce ogni tessera del mosaico imprenditoriale che sta dietro alla realizzazione del campo fotovoltaico. Inoltre Progetto per Ferrara/ Movimento 5 Stelle da tempo ha pubblicamente rivolto al primo cittadino quesiti tuttora rimasti senza risposta. Nelle trattative in corso per la cessione della Spal da parte dell’imprenditore Butelli, la parte economicamente pregiata del pacchetto è rappresentata dal parco fotovoltaico. Da un accesso agli atti apprendiamo con stupore che l’autorizzazione, rilasciata dalla Provincia in data 15.12.10 alla Società Spal 1907 S.p.a., per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto di produzione di energia da fotovoltaico, è stata volturata il 15.11.2011 a favore della società Energia Futura, con sede a Brescia, rappresentata dall’imprenditore Turra, che ha realizzato l’impianto.
Tale trasferimento era stato preceduto da un atto di costituzione del diritto di superficie, davanti ad un notaio di Comacchio (?), trascritto il 5.8.11, con il quale Herambiente, proprietaria della discarica di Casaglia per complessivi ha 30.78.51, ne concedeva l’uso per 25 anni allo stesso consorzio Energia Futura.
Da sei mesi dunque la Spal non avrebbe più alcun titolo sul campo fotovoltaico (a meno che non faccia parte del consorzio Energia Futura), con la conseguenza che il cespite, ed il suo valore, non farebbe parte dello stato patrimoniale della società, anche nella malaugurata ipotesi di un fallimento.
La Nuova Ferrara oggi riporta le dichiarazioni dell’imprenditore Santarelli, potenziale acquirente della Spal: “Oggi (ieri; ndr) per sbloccare la situazione ho deciso di ribaltare la prima offerta, ed i miei professionisti ne hanno dato tempestiva comunicazione al commercialista di Butelli. Mi accollo tutti i debiti, 3 milioni e mezzo o 4 che siano, in più verso 1 milione e mezzo cash a Butelli, che però deve lasciare anche il fotovoltaico in favore della Spal.”
Dunque l’operazione di salvataggio della Spal, tanto sbandierata da Tagliani e Zappaterra, in realtà si ridurrebbe ad un business di privati e l’impianto fotovoltaico non sarebbe di proprietà della società di calcio, bensì di imprenditori che legittimamente possono metterlo o no sul tavolo della trattativa per la vendita, in funzione dei loro interessi.
Ci si domanda cosa abbiano guadagnato Hera ed i cittadini, dalla cessione al Consorzio Energia Futura del sito di Casaglia per 25 anni. Ed inoltre, come i creditori della Spal (fornitori e dipendenti) siano stati tutelati nel trasferimento del titolo autorizzativo della Provincia (che ha un valore) dalla società sportiva al Consorzio di privati.
Crediamo che Tagliani debba molte risposte ai ferraresi e agli sportivi, visto che gli atti citati sono da mesi in possesso del Comune.
*Consigliere comunale Ppf
Movimento 5 Stelle