



di Edda Carafolli
Hera chiude il laboratorio di Pontelagoscuro ed il neo sindaco ribadisce invece la bontà delle proprie posizioni “Ognuno deve fare il proprio mestiere, l’amministrazione deve mettere l’azienda Hera nelle condizioni di offrire ai cittadini la possibilità di avere acqua potabile di qualità migliore dell’attuale e a condizioni più vantaggiose”.
Sì, ognuno deve svolgere i propri compiti ma, sembra che le istituzioni ed in primis il “Sindaco”, abbiano dimenticato quali sono veramente i loro ruoli: salvaguardare i singoli cittadini e non agevolare l’introito di capitali delle aziende private quando elargiscono servizi pubblici.
Le istituzioni hanno dimenticato che lo Stato siamo noi, quelli che pagano bollette “salate” sapendo che altri aumentano gli utili coi nostri soldi. “Salate” come i costi che subiranno un aumento per lo spostamento di quelle provette d’acqua dalla nostra città ad un’altra; “salate” con la possibilità di scoprire livelli di inquinanti troppo tardi, perché il Po, fiume più lungo d’Italia raccoglie nel suo lungo percorso tanti scarichi che non hanno depuratori (lezione di geografia, anche se non è il mio mestiere).
Egregio Sindaco, la Sua frase offende la nostra dignità, perché un discorso di chi fa il proprio mestiere, non dovrebbe porre in primis la ditta e, chi conosce le regole del proprio mestiere direbbe correttamente: i cittadini hanno diritto ai servizi essenziali e noi vigileremo sul comportamento di Hera e su quelle condizioni migliori e più vantaggiose per chi? Qualcuno del mestiere ce lo deve spiegare.
Edda Carafolli