



Riscontro con piacere la velina ( leggi ) passata da Hera al sindaco, il quale tenta di “elevarsi” facendo leva sulla mia presunta non conoscenza o sottovalutazione di alcune cosette, come le definisce l’esperto, in merito alla situazione di Reggio Emilia. Replico per punti, nell’ordine usato da Tagliani, senza chiedere aiuto a Iren.
1. Il peso ininfluente di Ferrara nella compagine societaria di Hera, non ha impedito a questa di fare investimenti poderosi sbagliati, come il cancrovalorizzatore di Cassana. Una scelta sciagurata e nociva per la città, calorosamente sostenuta da Tagliani e dal Pd. Quei soldi si potevano spendere meglio, nel rispetto di salute, ambiente e tariffe. Ma si sa, la decisione tutta imprenditoriale la fece Chiarini nel 2007 e Tagliani, che doveva fare il sindaco nel 2009, si girò dall’altra parte applaudendo.
2. La divisione del mercato dei rifiuti a Ferrara tra più aziende, è una infelicescelta storicaed esclusiva del Pd locale, allo scopo di mantenere distinti i propri feudi nell’alto e nel basso ferrarese, riguardo a gestione delle risorse, contributi, clientele, posti di lavoro e poltrone. A Reggio i compagni sono stati più bravi e lungimiranti. Si può rimediare, se si vuole.
3. Se la differenziata nella provincia di Ferrara è bassa, come è, la responsabilità è di Hera, dei Comuni che non hanno imposto la riorganizzazione della raccolta, del Pd e dei partiti alleati, da sempre politicamente subalterni all’azienda. Hera ha un evidente interesseeconomico a tenere bassa la differenziata, per bruciare di più e per fare profitti con il teleriscaldamento e la vendita di energia elettrica.
4. Le informazioni date da Hera al sindaco sull’inceneritore di Reggio sono incomplete. L’impianto infatti è stato sottoposto ad interventi di adeguamento anche nel 2003 e 2004 e di certo è altro rispetto a Conchetta. Quest’ultimo, molto inquinante, fu chiuso dopo diverse proroghe e solo dopo un esposto alla Procura della Repubblica, a firma del sottoscritto, presentato dopo il ritrovamento di diossina in un campione di terreno circostante. L’indagine aperta dalla Procura non andò oltre, per immediata chiusura dell’impianto, alla fine del 2005.
5. L’ammortamento incompleto di Cassana non è una buona ragione per continuare ad arrecare danniall’ambiente ed alla salute. Perseverare nell’errore è diabolico. Un progetto provinciale di gestione dei rifiuti con il “porta a porta” e di recupero integrale dei materiali, consentirebbe a qualsiasi operatore di recuperare gli investimenti per realizzare gli impianti necessari. Occorre voltare pagina. Se invece si vuole garantire l’orticello ad Hera, sulle spalle dei cittadini e senza investimenti da parte sua, basta fare quello che dicono Tagliani ed il Pd: raddoppiare il teleriscaldamento.
6. Se Reggio riesce a gestire i rifiuti con un TMB, contando sul 70% di differenziata, può farlo anche Ferrara. Occorre un progetto provinciale di ampio respiro e la capacità politica di imporlo ad Hera o, in alternativa, di cambiare operatore.
7. L’impianto di compostaggio di Ostellato è vecchio, con qualità inadeguata di prodotto e di processo, ma soprattutto non è un TMB nella sua accezione completa. Andrebbe ristrutturato ed integrato in un sistema impiantistico provinciale. Ostellato è la foglia di fico dell’inceneritore. Ha raccolto e raccoglie rifiuti da ogni parte, li tratta, e spedisce nei forni di Cassana la parte non riciclabile. Un traffico opaco, agli occhi dei cittadini, ed in danno ai residenti in città. Tagliani dovrebbe aprire un dossier al riguardo, invece di tenere il coperchio sulla pentola.
8. Il fatto che il TLR a Ferrara utilizzi più energia geotermica di quello di Reggio è positivo, ma non sufficiente per indurre al raddoppio dell’impianto, facendo leva sull’inceneritore. Reggio lo ha spento a TLR completato. Ferrara decide ora se incatenarsi per decenni al cancrovalorizzatore. La scelta di Reggio è stata coraggiosa, perché ha sottratto calore da rifiuti a un TLR grande più che doppio rispetto al nostro. Tagliani, invece, vorrebbe raddoppiarlo per non spegnere l’inceneritore. Una scelta esclusivamente al servizio di Hera.
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale PpF
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