18 Apr, 2010
Manifestazione nazionale contro gli inceneritori
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Iniziative e organizzazione




di Valentino Tavolazzi
Folta delegazione di ferraresi sabato alla manifestazione contro il nuovo inceneritore di Parma.
Progetto per Ferrara, insieme alle liste provinciali del Movimento regionale 5 Stelle, ha aderito all’iniziativa dei Comitati locali, partecipando venerdì sera alla conferenza di Paul Connett nella affollatissima sala della Camera di Commercio e sabato pomeriggio al corteo formato da oltre 5000 cittadini provenienti da tutta Italia.
Anche nella food valley emiliana si compie lo scempio di affidare lo smaltimento dei rifiuti ad un impianto inquinante, che danneggia la salute, viene pagato dai cittadini che non lo vogliono e per ultimo penalizza l’industria e l’occupazione, svalutando i prodotti alimentari di Parma (prosciutto, parmigiano,ecc..) che da sempre rappresentano il made in Italy nel mondo.
Una scelta sciagurata che affianca quella fatta a Ferrara dalle giunte bianco-rosso-verde capitanate dal duo Sateriale-Dall’Acqua (ben coperti da Montanari e Franceschini) con la triplicazione dell’inceneritore di Cassana. A due anni dall’avvio del mega impianto i cittadini non sanno ancora come siano cambiate le condizioni ambientali e sanitarie nei dintorni del camino, che ricordiamolo, è stato autorizzato ad emettere una quantità di veleni molto superiore a quella emessa dall’impianto preesistente.
La normativa e la spinta delle popolazioni vanno nella direzione dello sviluppo del porta a porta, da sempre bloccato a Ferrara perché sottrae combustibile alle bocche dell’inceneritore di Hera. Vi sono esperienze in tutta Italia di gestione virtuosa dei rifiuti. Quella di Vedelago, piccolo centro di riciclo in provincia di Treviso, viene clonata a Prato, Sassari, Caltagirone, Salerno, Avellino. Perfino il profondo ingestibile Sud trova la speranza del riscatto in semplici prassi di buona gestione dei rifiuti, facendoli “sparire” con il recupero a nuova vita.
Spiace constatare che in materia di servizi pubblici il sindaco Tiziano Tagliani, si sia limitato in una intervista ad auspicare, da parte del Pd, più coraggio e nuove azioni, tese a superare la frammentazione dei medesimi a Ferrara. Tradotto significa chiedere semaforo verde al Pd per l’acquisizione (magari tramite fusione), da parte di Hera, delle altre aziende pubbliche locali (Area, Cafc, Soelia, Cmv) che gestiscono acqua e rifiuti. Questo non è esattamente quanto auspica Ppf. L’integrazione del servizio idrico integrato è auspicabile, ma la gestione va tolta dalle mani di Hera, che a Ferrara gode di una posizione dominante, monopolistica ed incontrastata, ovviamente nell’interesse dei cittadini, con riferimento a tariffe e qualità dei servizi.
A tal proposito va segnalato il gioco a nascondino che Pd e Pdl stanno facendo riguardo alla modifica dello statuto sull’acqua pubblica proposto da Ppf. Martedì prossimo si sarebbe dovuta tenere la seduta dell’apposita commissione per votare la proposta Ppf che blinda la gestione dell’acqua saldamente in mani pubbliche, ma i rappresentanti dei due partitoni hanno dato forfait.
Senza il Pd la seduta non è valida, per cui il presidente Colaiacovo l’ha annullata. Nel rispetto delle regole da lui tanto evocate, essendo stata la riunione fissata nella conferenza dei capigruppo senza obiezioni, Colaiacovo avrebbe dovuto richiamare formalmente a maggiore serietà i commissari di maggioranza ed opposizione che disertano una seduta programmata. Il motivo della latitanza è evidente: la modifica allo statuto deve essere votata in modo palese. Dunque meglio sabotare che votare, esponendosi al giudizio dei cittadini.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf