27 Ago, 2009
Medicina democratica rilancia l’allarme tumori
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Sanità




Articolo pubblicato da estense.com
Ferrara risulta essere al 1° posto per l’incidenza di cancro nelle femmine e al 2° per i maschi
Nell’ultima assemblea dell’associazione onlus Medicina Democratica si è affrontato il tema scottante dell’emergenza tumori a Ferrara. “Questo allarme – afferma il responsabile provinciale Tommaso Mantovani – è stato lanciato dalla nostra associazione almeno dal 2005, in concomitanza con la decisione di costruire due eco-mostri (centrale a turbogas ed inceneritore triplicato), a nostro avviso pericolosi per la salute pubblica; ma è assurto agli onori delle cronache più recentemente, grazie anche all’acquisizione di ulteriori dati epidemiologici, che confermano una situazione di estrema criticità sanitaria per il nostro territorio”.
L’analisi si è svolta su tre aree concentriche, procedendo con una sorta di lente d’ingrandimento o di zoom: dai dati nazionali, si è passsati a quelli regionali, focalizzando infine quelli locali. Questi ultimi costituiscono probabilmente la vera novità per i cittadini, dal momento che gli altri erano già disponibili on-line.
Nell’ordine, i dati enucleati da Mantovani, partono dai rilevamenti dell’Airtum (dal 1998 al 2003: www.registri-tumori.it): in tutto il nord-est italiano, da Firenze a Trieste, Ferrara risulta essere al 1° posto per l’incidenza di cancro nelle femmine e al 2° per i maschi. Il primato è in particolare per i tumori ai polmoni e alle vie respiratorie, al colon-retto e alla cervice dell’utero; ma siamo ben “piazzati” per molte altre patologie neoplastiche. “Questi dati sono purtroppo confermati dalla reportistica regionale della sanità dell’Emilia-Romagna, aggiornati al 2007 – continua Md -: anche qui figuriamo al primo posto per la percentuale di casi di cancro rispetto alla popolazione (www.regione.emilia-romagna.it/sas/rem/report-predef/2007/)”.
“A questo proposito – polemizza Mantovani -, va sfatata una sorta di leggenda metropolitana, alimentata da alcuni amministratori, che non vogliono affrontare l’emergenza sanitaria, che vorrebbe “solo Ferrara è dotata di un buon registro tumori. Basta entrare nel sito del registro di Modena per trovare una raccolta dati addirittura suddivisa per singole frazioni del comune e della provincia”.
Infine, sono stati considerati i dati relativi ad alcuni clusters (concentrazioni) di casi di tumore rilevati in alcune zone della città: dalle indagini epidemiologiche dell’Asl, risulta una anomala incidenza di cancro ai polmoni tra Francolino e Ruina, al Barco e nella zona di viale Krasnodar. Si tratta di clusters “significativi”, cioè con un margine di errore statistico molto basso. “Per avere un’idea della criticità – prosegue Mantovani -, basti pensare che altri due clusters statisticamente “non significativi” (cancro al polmone nel quadrante-est e linfomi non Hodgkin a Malborghetto) sono stati posti in relazione con l’inceneritore di via Conchetta e con le discariche adiacenti l’asilo di via del Salice, dove la situazione, secondo l’Asl, “non permette di esprimere una valutazione favorevole alla permanenza continuativa di persone, a maggior ragione di bambini””.