



Medicina Democratica, storico movimento di lotta per la salute fondato da Giulio Maccacaro, ha eletto le cariche nazionali nel congresso tenutosi a Milano dal 16 al 18 febbraio. Valentino Tavolazzi è stato riconfermato nel direttivo nazionale. Medicina Democratica ha appena ottenuto un importante risultato nel processo Eternit a Torino, nel quale si era costituita parte civile ed aveva contribuito alla formazione delle prove, conclusosi con la storica condanna dei responsabili della strage da amianto. A Ferrara opera la sezione di cui è referente Tommaso Mantovani.Dal 2006 ad oggi Medicina Democratica ha promosso anche nel nostro territorio numerose iniziative a tutela dell’ambiente e della salute.
Per prima quella contro le emissioni alla diossina dell’inceneritore di via Conchetta, culminata con l’esposto alla Procura che portò alla chiusura anticipata dell’impianto. Quella battaglia produsse anche la querela e la causa civile nei confronti di Valentino Tavolazzi da parte di Hera, con vittoria del primo ed indennizzo per causa temeraria.Tra il 2006 e il 2008 Medicina Democratica ha lottato contro la triplicazione dell’inceneritore Hera di Cassana, con relazioni tecniche, manifestazioni, ricorsi al Tar e al Consiglio di stato, oltre a un referendum autogestito, organizzato insieme a comitati ed associazioni, cui hanno partecipato 11539 cittadini. E’ tuttora pendente il giudizio del consiglio di stato.Medicina Democratica ha inoltre lottato contro la turbogas, con relazioni tecniche e audizioni al ministero dell’ambiente, oltre che per il disinquinamento del quadrante est e di altri siti contaminati del territorio ferrarese, in collaborazione con Luigi Gasparini e Stefano Bulzoni. Oggi affianca la battaglia per mantenere in città l’ospedale Sant’Anna ed il suo pronto soccorso, culminata nel referendum autogestito cui hanno partecipato quasi 15 mila cittadini.