



Il tentativo di limitare i danni è comprensibile, ma talvolta il silenzio é più efficace della parola. La lettera del presidente Colaiacovo sul parere della Prefettura impone una doverosa integrazione, omessa dall’estensore.
1. Riguardo all’obbligo di registrazione delle sedute, se veramente la questione fosse stata così chiara fin da subito, come afferma Colaiacovo, la Prefettura non avrebbe scritto: “Si valuta, nel rispetto dell’autonomia dell’Ente, l’opportunità che la Commissione Statuto definisca la questione, come previsto dall’art. 47 del Regolamento del Consiglio”. Accogliendo tale invito, pertanto, provvederò quanto prima a depositare al riguardo la proposta di modifica del regolamento, tesa a garantire la registrazione.
2. In merito al rifiuto di Colaiacovo di consegnare le registrazioni effettuate successivamente alla sua determinazione di sospenderle, scelta mai formalmente comunicata ai presidenti ed ai consiglieri, la Prefettura ha scritto: “Il diritto di accesso di cui è titolare il consigliere comunale con riguardo agli atti dell’ente, è rinforzato dall’art. 43 2° comma del TUEL, che lo estende a tutte le notizie ed informazioni in possesso dell’ente.” Colaiacovo, ora d’accordo con la Prefettura, ha messo a disposizione le registrazioni di cui trattasi solo dopo aver ricevuto l’autorevole parere. Così come solo ora (quindi successivamente ad esso), egli giustifica il suo precedente rifiuto a farlo, adducendo a motivo l’argomentazione offerta dalla Prefettura (il dubbio se la registrazione sia o no un documento amministrativo). Di tale argomento non vi era traccia nella sua lettera del 21.2, né nel parere del direttore del 4.3. Al contrario Colaiacovo, “in merito alla supposta violazione del diritto all’accesso” (come recita la lettera del 21.2) aveva rinviato, senza alcun nesso logico, alla delibera consigliare del 5.10.09. Ciò dimostra, se ce n’era bisogno, che il rifiuto di Colaiacovo di consegnare le registrazioni successive al dicembre 2010 era tanto illegittimo quanto immotivato. Certamente era estraneo al suo ruolo di garante dell’espletamento delle prerogative dei consiglieri comunali, ad essi assegnate dalla legge.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle.
Intervento di Colaicovo pubblicato da CronacaComune