



Progetto per Ferrara da tempo ha recapitato a casa dei ferraresi il proprio programma di governo, al quale, con nostro sommo piacere, si stanno ispirando altri. L’abbiamo fatto con l’intento di favorire il confronto sulle scelte necessarie per sottrarre la città alla pesante crisi economica, ambientale, sanitaria ed amministrativa. E su quelle scelte stiamo consultando i ferraresi in assemblee a tappeto in tutto il territorio comunale.
Tuttavia la campagna elettorale, pur anticipata di mesi rispetto al passato (grazie anche al “drive” imposto da PpF), stenta ad entrare nel merito dei problemi che interessano i cittadini. Prevalgono contenitori senza contenuti e propaganda alla “Silvio” (con intere pagine e dirette televisive acquistate), piuttosto che il confronto con i cittadini, riuniti in assemblee là dove vivono e lavorano.
Eppure per aiutare i ferraresi a decidere servirebbe fin d’ora un dibattito sul merito. Alcuni esempi concreti.
I candidati sindaci (Tagliani, Barbieri, Dragotto e altri) dovrebbero dichiarare pubblicamente se, in caso di vittoria, spegneranno o no l’inceneritore di Cassana, dopo aver riorganizzato la gestione dei rifiuti; se manterranno o no il Sant’Anna in città, bloccando la speculazione edilizia, per le emergenze, il day hospital, le terapie senza ricovero, la diagnostica con radiologia, tac e risonanza magnetica; se venderanno o no le quote di Hera ed altre partecipazioni, per abbattere il debito e per finanziare gli investimenti; se taglieranno o no le spese di bilancio, con l’intento di abbattere le tasse per le fasce più deboli, alzando nel contempo quantità e qualità dei servizi; se limiteranno o no le emissioni della turbogas a livelli inferiori a quelli preesistenti; se daranno priorità o no agli insediamenti produttivi rispetto a quelli residenziali, offrendo gratuitamente terreni ed opere di urbanizzazione agli imprenditori che investiranno a Ferrara. E altro ancora.
Poi, i candidati sindaci dovrebbero spiegare agli elettori con quali competenze, professionalità e risorse realizzerebbero quanto promesso.
Finora nessuno si è espresso in merito, tranne Progetto per Ferrara.
Lanciamo pertanto un appello ai media locali, alle associazioni di categoria e del volontariato, ai sindacati, all’Università, alle molteplici espressioni della società ferrarese, affinché si facciano promotori di un confronto tra i candidati, diretto e permanente fino a giugno, sui temi suddetti, con l’intento di favorire la scelta consapevole degli elettori e al tempo stesso di limitare lo sfacciato spreco di denaro nella inutile ed ossessiva propaganda cui stiamo assistendo.
Valentino Tavolazzi
Candidato sindaco di
Progetto per Ferrara