



di Valerio Tavolazzi
Sul Resto del Carlino di Giovedì 1 Luglio 2010 viene pubblicato l’articolo “Un Comune certificato per la qualità”. Lo stesso giorno, sulla Nuova Ferrara, viene pubblicato l’articolo “Il comune premiato per l’ambiente” e su Estense.com l’articolo “Certificato di qualità per l’Amministrazione comunale”. Alcune precisazioni sono doverose.
La certificazione ISO 14001 non riguarda il sistema di gestione della Qualità (standard ISO 9001), ma il sistema di gestione Ambientale.
Non è un premio, ma una certificazione che attesta la rispondenza del sistema di gestione ambientale del Comune allo standard definito dalla norma ISO 14001.
Il certificato viene rilasciato da un ente terzo (in questo caso Certyquality di Milano) a seguito di una o più verifiche ispettive (audit).
Tale “ente terzo” è pagato dal Comune di Ferrara per la conduzione degli audit necessari per rilasciare la certificazione stessa.
La certificazione ISO 14001 non attesta una particolare prestazione ambientale, né tantomeno dimostra impatti ambientali particolarmente bassi. E non è una certificazione di prodotto (come per esempio l’etichetta Ecolabel).
Sono state rilasciate in Italia 13.447 certificazioni ISO 14001 (nell’ambito dell’accreditamento nazionale, dati al 30 giugno 2009), di cui 519 relative non ad aziende (organizzazioni private), bensì a pubbliche amministrazioni (comuni, province, aree protette, comunità montane, autorità portuali ed altre amministrazioni dello stato, locali o nazionali).
Fra queste ricordiamo anche quella del Comune di Varazze (Savona). Varazze tentò anche di fare un passo in più. Ottenne la registrazione EMAS, l’attestazione, cioè, rilasciata dal Comitato Ecoaudit ed Ecolabel Italiano, che il sistema di gestione ambientale è conforme al regolamento EMAS europeo. Il regolamento EMAS comprende la norma ISO 14001, cioè è necessario rispettare i requisiti della norma per ottenere la registrazione.
Il comune di Varazze, nell’Agosto 2009, perde la registrazione EMAS perché il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti non ha raggiunto, nel 2008, le quote prestabilite dalla legge (35% entro il 31 dicembre 2006, 45% entro il 31 dicembre 2008, 65% entro il 31 dicembre 2012).
Infatti, requisito minimo per ottenere la registrazione EMAS e la certificazione ISO 14001 è il rispetto della legge e della normativa in vigore.
Il Comune di Ferrara ha differenziato il 43,3% del totale dei rifiuti nel 2008 (contro un 45% richiesto dalla legge). Per fortuna non c’è un limite specifico per il 2009 (che possiamo stimare però intorno al 50%, se consideriamo costante il trend di crescita richiesto per arrivare a 65% nel 2012), altrimenti come poteva il Comune ottenere la certificazione ISO 14001 (raccolta differenziata del comune di Ferrara al 46,6% nel 2009)?
Ricordiamo infine che circa il 28% della differenziata del 2008 per il comune di Ferrara è composta da rifiuti di giardini e parchi (sfalci e potature).
Vigileremo affinchè, per mantenere la certificazione ISO 14001, il comune rispetti la normativa sull’ambiente, in particolare per la gestione dei rifiuti (obiettivo raccolta differenziata 2012) e per la gestione della aree inquinate (caratterizzazioni e procedure di bonifica).
Che possa essere la spinta necessaria per iniziare a gestire il porta a porta, chiudendo gli inutili inceneritori, e la fine della politica di permettere la costruzione di abitazioni o la coltivazione di grano sopra aree riconosciute come inquinate?
Valerio Tavolazzi
Progetto per Ferrara / M5* – Consigliere Circoscrizione 4