



Lettera inviata da Valentino Tavolazzi al Direttore La Nuova Ferrara
leggo nell’articolo intitolato “Tagliani isola Tavolazzi” (perché non intitolarlo “Tagliani vuole isolare Tavolazzi” dato che non conosciamo le reazioni degli altri gruppi di opposizione? Mi riferisco alla differenza che c’è tra intenzione e risultato), alcune affermazioni che non corrispondono ai fatti. Ieri in aula ci sarebbe stato un “forte applauso” alla fine dell’intervento del sindaco: basta riascoltare la registrazione audio.
- “Anche Tagliani dopo Polastri ha demolito sotto il profilo tecnico la proposta di Ppf”: nessuno ha demolito niente. Polastri non ha replicato ai conteggi Ppf sui giornali che li hanno pubblicati, né lo ha fatto ieri in aula. Ha preferito raccontare ai lettori di inesistenti processi da me promossi sulla legittimità della revoca anticipata del direttore generale. Nemmeno Tagliani è entrato nel merito di quei conteggi, che pertanto, al momento, restano non demoliti.
- “Tavolazzi si atteggia a vittima”: è un fatto, non un atteggiamento, che il sindaco, invece di parlare del bilancio, attacca un consigliere di opposizione per mezz’ora e questi ha 10 minuti per replicare, per intervenire sul bilancio, per rispondere ai consiglieri su complessi emendamenti, per dichiarare il proprio voto. Dove sta il vittimismo?
Sono certo direttore che lei sia consapevole che in generale la città ha bisogno di una informazione migliore, meno di parte, più attendibile. Ho fiducia che lei, insieme alla sua redazione, stia facendo e continuerà a fare onestamente la sua parte perché ciò si realizzi.
Cordiali saluti
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf
Articolo dalla Nuova Ferrara
Tagliani isola Tavolazzi
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«Attacchi inaccettabili, non sono uomo di Hera» La replica del Ppf. Oggi il voto sul bilancio.Anche Tagliani, dopo Polastri, ha demolito sotto il profilo tecnico la proposta del Ppf, che ha imperniato il suo bilancio alternativo sull’uscita da Hera. Ma al centro dell’intervento del sindaco vi è stato soprattutto l’atteggiamento politico del Ppf e del suo capogruppo Tavolazzi. Per Tagliani è intollerabile il tentativo di delegittimazione di Tavolazzi, che descrive la maggioranza e il sindaco come succubi di Hera, incapaci di margini di autonomia. «Io non sono colluso, non sono un uomodi Hera, questo tipo di accuse è inaccettabile, sono i cittadini che mi legittimano e non Tavolazzi». Paroel che la maggioranza ha sottolineato con un forte applauso. Di critiche, anche molto dure, al bilancio ne sono venute dalle opposizioni, ma secondo Tagliani tutti – sia pure da diverse posizioni – «hanno colto l’apertura al dialogo» e nessuno ha criticato in modo radicale le scelte fatte su welfare, scuola, sostegno alle imprese. Tagliani ha apprezzato la disponibilità del Pdl, che a Roma governa, a lavorare nell’interesse di Ferrara e delle famiglie e aziende colpite dalla crisi, ha dato atto delle aperture venuta da Cavallari (Io amo Ferrara), delle sollecitazioni venute da Irene Bregola (Prc-Pdci). Secondo Tavolazzi quello del sindaco è stato «un attacco sleale» che è «il frutto degli emendamenti presentati da Progetto per Ferrara al bilancio preventivo 2010». «Nel merito – annuncioa Tavolazzi risponderò in aula. Qui preme sottolineare la caduta di stile e di lealtà da parte del sindaco, che ha sferrato un lungo attacco ad un consigliere di opposizione, consapevole che questi disporrà di soli dieci minuti per replicare a lui e all’assessore Polastri». Tavolazzi si atteggia a vittima: «In altri termini si tapperà la bocca ad un consigliere che deve e vorrebbe contribuire, con proprie proposte, a varare la miglior manovra di bilancio possibile per la città, costringendolo a replicare ad ingiustificati attacchi personali». Ieri dopo l’intervento del sindaco il presidente del consiglio Colaiacovo ha deciso insieme ai capigruppo che i lavori sul bilancio continueranno oggi alle 15.30 con le dichiarazioni di voto e le relative votazioni. |