



di Valentino Tavolazzi
Ppf non si fida del Pd e di Hera. Alle dichiarazioni dei consiglieri comunali del Pd Tafuro e Portaluppi, in merito alla qualità dell’acqua potabile, pubblicate oggi dalla Nuova Ferrara, replichiamo con le seguenti argomentazioni.
1. Ppf non fa demagogia, al contrario informa la popolazione della contaminazione attuale e potenziale che riguarda l’acqua di rubinetto dei ferraresi.
2. Un partito di governo come il Pd, che ha la responsabilità di garantire la salute dei cittadini agendo sulle istituzioni che amministra, da mesi ignora e copre i rischi segnalati da Ppf, utilizzando spesso menzogne ed attacchi personali.
3. L’unica analisi fatta sul Pfoa nell’acqua potabile ferrarese è quella richiesta in marzo da Ppf, con una forte iniziativa politica ed istituzionale.
4. Hera non aveva mai controllato il Pfoa, pur consapevole della contaminazione delle acque del Po da parte di Pfoa e Pfos, accertata anni addietro dal CNR a livelli record in Europa e nel mondo. Il Pfoa in particolare, da molti anni viene scaricato in quantità industriale dalla Solvay di Spinetta Marengo.
5. Non accettiamo la giustificazione che Pfoa e Pfos non sono stati controllati, in quanto non normati dalle leggi italiane: la loro nocività per l’uomo è alta e scientificamente accertata. Non vogliamo ammalarci a norma di legge.
6. Pfoa e Pfos sono presenti nella nostra acqua potabile. Il primo inquinante è stato accertato, nell’unico campione eseguito su nostra richiesta, con una concentrazione di 14,5 nanogrammi/litro. Lo stato del New Jersey, USA, raccomanda una soglia limite di 40 nanogrammi/litro. L’Europa chiede da anni che gli stati fissino i limiti. Germania e Gran Bretagna lo hanno fatto.
7. A seguito della nostra iniziativa Asl ed Ato hanno confermato, in commissione consigliare , che occorrono controlli sistematici e periodici su molti “nuovi” inquinanti. Pfoa, Pfos ed altre decine di molecole industriali scaricate nel fiume, minacciano ogni giorno e gravemente la nostra salute.
8. Il nuovo progetto con i pesci sentinella, rispolverato negli ultimi mesi da Hera a seguito della chiusura del laboratorio di Ponte, resta sulla carta e non giustifica la chiusura di quest’ultimo, che al contrario, stante la situazione, sarebbe una garanzia ulteriore per i ferraresi. Prima di esprimere valutazioni sul quel progetto, attendiamo di conoscerne struttura, funzioni e risultati attesi.
9. Sollecitiamo il Pd, la maggioranza, gli enti locali, i rappresentanti ferraresi nel parlamento ad attivarsi presso la regione ed il governo, al fine di indurre le istituzioni competenti per territorio a monte di Ferrara, ad intervenire e bloccare immediatamente gli scarichi industriali che avvelenano l’acqua del fiume e minacciano la salute dei cittadini.
10. Ferrara è particolarmente colpita da questi atti di distruzione delle risorse naturali (tale è anche il Po) perché preleva l’acqua di rubinetto per il 70-80% direttamente dal fiume.
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf
Cambia la Prospettiva
MoVimento 5 Stelle