16 Gen, 2012
Legionella al S. Anna e a CONA: minimizzare e non dire tutta la verità. Non è finita …
Inserito da: PpF In: Sanità




Riceviamo e pubblichiamo integralmente
Possiamo già dire che, qualunque sia la data in cui il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – Dr. Gabriele Rinaldi, sia venuto a conoscenza della presenza della Legionella nelle condotte idriche del nuovo ospedale di Cona, è un grave problema e il Presidente della Regione Vasco Errani, non dovrebbe lasciarlo un solo altro minuto a dirigere un’azienda sanitaria.
- Il 6 novembre 2011, con l’opinione n. 51, l’Osservatorio della Cosa Pubblica, comunicava ai ferraresi, la presenza nelle condotte idriche del nuovo ospedale di Fondo Morte in località Cona, della Legionella.
- Con protocollo P.G. 43767 dell’Azienda Ospedaliera S. Anna di Ferrara del 12 dicembre 2011, il Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara, in riferimento alla scheda di segnalazione sul decesso per legionella di una paziente ricoverata da mesi, richiedeva al Presidio Ospedaliero del S. Anna la doverosa relazione sugli interventi ambientali di bonifica effettuati.
- Il 13 dicembre 2011, con l’opinione n. 61, l’Osservatorio della Cosa Pubblica comunicava che il 7 ottobre 2011, all’Arcispedale S. Anna di Ferrara, una paziente era morta per legionella ospedaliera. La paziente era ricoverata da circa 2 mesi nel reparto di nefrologia dell’Ospedale S. Anna di Ferrara.
- Il 14 dicembre 2011 i familiari della paziente deceduta per legionella ospedaliera, apprendono con 2 mesi di ritardo, attraverso la stampa, le motivazioni del decesso.
Una cosa tira l’altra!
News!
Sulla stampa, ci hanno raccontato che la paziente deceduta al S. Anna di Ferrara, aveva «un quadro clinico compromesso come tengono a precisare in ospedale» (vedi anche opinione N.64 del 28/12/2011) invece, intorno al 4 ottobre 2011, cioè due-tre giorni prima del decesso della paziente per legionella, il quadro clinico era di equilibrio e il reparto di Nefrologia del S. Anna ha persino comunicato ai parenti che voleva dimettere la degente. Lo dichiara un testimone!
Ospedale di Cona: NON SIAMO IN BUONE MANI
Se il DG – Dr. Rinaldi è venuto a conoscenza della presenza della Legionellosi nelle condotte idriche del nuovo ospedale in località Cona:
- prima del 3 novembre 2011, è grave perché avendo avuto a disposizione tutto il tempo di cui poteva avere bisogno per l’effettuazione delle procedure di verifica e controllo previste dalla legge, non ha risolto preliminarmente il problema della contaminazione da Legionella, comunque tentando fino all’ultimo, un trasloco che poteva mettere a rischio la salute dei cittadini.
- il 3 novembre 2011, è molto grave perché ha annunciato la data di un trasloco programmato da mesi, messa in moto la macchina organizzativa, trasferite fondamentali e costose apparecchiature diagnostiche, attivato servizi sanitari e tecnici, allertato dipendenti, pazienti e parenti,senza prima aver doverosamente e necessariamente garantito, con sufficiente anticipo, le minime condizioni di sicurezza e di igiene previste per un ospedale, oltre a un’enorme quantità di omissioni, come certificato dal verbale della commissione sanitaria dell’AUSL del 2 novembre 2011.
- dopo il 3 novembre 2011, è gravissimo perché avrebbe tentato fino all’ultimo minuto il trasloco in un ospedale con l’acqua contaminata dalla Legionella. Il Dr. Rinaldi ha dichiarato di averlo saputo informalmente il 4 novembre 2011; allora pazienti, personale e parenti hanno corso un pericolo, provvidenzialmente scongiurato solo dal fatto che la commissione sanitaria non ha firmato l’autorizzazione all’agibilità, per motivi completamente diversi dalla contaminazione idrica. … La roulette russa della salute….
- La magistratura, la Corte dei Conti, la commissione d’inchiesta del Senato, la Commissione parlamentare sugli errori sanitari, ognuno per le proprie competenze, non avranno i nostri limiti nell’accertare le singole responsabilità e se lo riterranno opportuno, con prove documentali e testimonialiquando e chi materialmente ha inefficacemente effettuato oppure omesso i necessari controlli dell’acqua a Cona ed al S. Anna, e chi formalmente e informalmente ne ha avuto notizia.
Ferraresi fortunati!
Il reparto di nefrologia del S. Anna di Ferrara, non è stato chiuso, nonostante un decesso per legionella ospedaliera.
Se il 3 novembre 2011, il Dr. Rinaldi fosse riuscito ad aprire Cona, possiamo credere che il 4 l’avrebbe chiuso per legionella?
L’amara verità.
Per motivi che nulla avevano a che fare con la legionella l’Ospedale di Cona (con legionella incorporata) maledetto dall’aspirante Santo karol Wojtyla (opinioni 51 e 52) – NON è stato aperto per un mero colpo di fortuna, ovvero per l’omessa autorizzazione sanitaria.
Ma,rian,g,el,a_&_ Ul,de,r,i,co
http://osservatoriocosapubblica.wordpress.com