29 Set, 2012
Nuova centrale TLR Hera, nessun problema personale
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




di Valentino Tavolazzi*
L’avvocato Tagliani, invece di confermare o smentire se il progetto di raddoppio del teleriscaldamento a Ferrara sia compatibile (noi sappiamo che no lo è) con la progressiva riduzione della combustione dei rifiuti, fino all’azzeramento, nell’inceneritore di Cassana, si ostina ad attribuire presunte motivazioni personali a chi pone il problema . Il sindaco svicola sfuggendo al quesito, quando dovrebbe chiarire ai ferraresi se il progetto di Hera incateni o no la città al suo inceneritore (noi sosteniamo che la incatena), per i prossimi trent’anni! Egli sostiene di non avere conflitto di interessi come sindaco nel rapporto con Hera. Noi gli domandiamo come possa essere il garante dei diritti dei cittadini in materia di servizi pubblici locali (tariffe, qualità, controllo del gestore, libertà di selezione in gara), ed al tempo stesso socio ed amministratore (tramite delegato da lui nominato) di una holding quotata in borsa, che deve produrre profitti e dividendi, anche per i soci privati (oltre il 40%), facendo leva sull’aumento delle tariffe e sull’abbattimento dei costi.
Al GeoThermExpo 2011, cui hanno partecipato Tagliani, Maurizio Chiarini, Ad del Gruppo Hera e Fausto Ferraresi, Direttore Teleriscaldamento, sono state pronunciate queste parole: “Il progetto presentato da Hera punta decisamente verso un sistema energetico all’avanguardia che promette importanti soddisfazioni negli anni a venire per le evidenti ricadute economiche e ambientali. Con le proprie iniziative nel campo ambientale-energetico Hera si sta impegnando con un investimento importante, mettendo in campo tutto il loro know-how tecnologico, gestionale, amministrativo, finanziario e commerciale.” Contrariamente a quanto si può pensare, esse non sono uscite dalla bocca dell’amministratore delegato di Hera, bensì da quella del sindaco, che con determinazione ha aggiunto: “Come Sindaco auspico che l’iter amministrativo sia positivo al termine dell’istruttoria in corso, nella consapevolezza che prima di tutto dovrà essere realizzato il pozzo geotermico e si dovrà trovare una soluzione architettonica non impattante dal punto di vista ambientale e paesaggistico”.
Mi pare che l’avvocato Tagliani abbia pochi dubbi in merito, ma soprattutto non chiarisca ai ferraresi quale minaccia costituisca quel progetto di raddoppio del TLR, per la prospettiva da molti auspicata a Ferrara, di chiusura dell’inceneritore tramite una virtuosa gestione dei rifiuti, della loro riduzione, differenziazione, riciclo e riutilizzo. Tagliani dovrebbe interpellare sul PER (raddoppio del TLR), in assemblea, anche i cittadini di Porotto, Cassana, Mizzana, Vigarano e di altri quartieri interessati dalla dannosa ricaduta di inquinanti dell’inceneritore. In questa vicenda egli si gioca ancora una volta la sua credibilità, nonché quella del Pd, che ha appena approvato in consiglio comunale (anche con il nostro voto) un ordine del giorno che auspica quella gestione virtuosa dei rifiuti sopra richiamata.
*Consigliere comunale Progetto per Ferrara
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