



vorrei rubarvi un po’ di spazio per rispondere ad alcune questioni sull’asilo di via del Salice, che mi coinvolgono più o meno direttamente.
Come genitore di una bimba di un mese sono piuttosto preoccupato, se il Comune dà la concessione edilizia ad un asilo-nido su di un’area che almeno dal 2004 è stata individuata come discarica di rifiuti industriali. A norma di legge si sarebbe dovuto provvedere ad una bonifica ambientale, a carico dei costruttori, ben prima dell’avvio dei cantieri.
Come responsabile provinciale di Medicina Democratica, esprimo tutta la solidarietà dell’associazione agli amici e soci Luigi Gasparini e Giuseppe Esposito, apostrofati come “terroristi” e “terroni” durante l’assemblea del 26 febbraio scorso, solo per avere sollevato il problema dell’inquinamento del quadrante est della città, guarda caso la circoscrizione dove dagli anni ’90 si è rilevato il più alto picco di incidenza di cancro al polmone, rispetto a tutto il Comune (v. dati epidemiologici dott. De Togni, Ausl Ferrara).
Come cittadino, esprimo perciò una forte preoccupazione sulla libertà di espressione e di dissenso possibili a Ferrara, dove esponenti di un partito di maggioranza che si definisce “Democratico” possono permettersi di insultare a più riprese i civici di “Progetto Per Ferrara”, solo perché questi denunciano da anni una scellerata o, meglio, inesistente politica ambientale, nonostante la presenza di assessorati e partiti preposti all’uopo. Ricordo infatti che, in regione, Ferrara presenta il più alto tasso di cancro al polmone (tabelle Sanità regionale). Addirittura, dai dati rilevati dall’Associazione Italiana Registri dei Tumori, che coprono almeno tutto il nord-est d’Italia (da Firenze a Trieste), a Ferrara risulta la più alta incidenza di cancro (di tutte le forme) per il sesso femminile e la seconda per il sesso maschile (dati AIRTUM).
Tommaso Mantovani