



Gasparini presenta ai cittadini il suo esposto alla Corte dei Conti
“Mi auguro che le indagini della Corte dei Conti si intreccino con quelle della procura per capire se sono stati fatti degli errori e, nel caso, evitare che si ripetano”. È la speranza di Luigi Gasparini nel presentare al pubblico di via del Melo il suo ultimo esposto indirizzato questa volta alla Corte dei Conti, in merito al diaframma di via dei Gerani, considerato dall’ambientalista un possibile “danno per l’erario, dal momento che i soldi stanziati per la sua realizzazione potrebbero scoprirsi spesi inutilmente”.
Quattro punti da cui parte l’esposto per criticare l’azione dell’amministrazione comunale. “La costruzione di un asilo nido in Via del Salice è stata progettata a soli 100-120 metri da una ex discarica – scrive Gasparini nel suo documento -, in cui sono stati smaltiti negli anni ’60-‘70 rifiuti solidi urbani e rifiuti industriali pericolosi, ex-discarica di cui non era e non è ancora certa l’estensione in termini di perimetro e di volume e comunque nell’area del Quadrante Est, gravemente inquinata da sostanze cancerogene volatili, che era ed è ancora soggetta a caratterizzazione e pertanto in un’area non adeguatamente protetta da fonti di inquinamento di ogni tipo”.
Vengono poi la caratterizzazione, “avviata dal Comune senza interessare Arpa, Asl e Regione” e la “palificazione non prevista nel progetto iniziale, decisa durante la costruzione dell’asilo (119 pali ad una profondità di 15-18 metri su cui fare appoggiare l’intera struttura): è stata decisa una modalità diversa di messa in posa dei 119 pali: con trivellazione del suolo e con riporto in superficie di suolo e di acqua di risulta potenzialmente contaminati”.
Infine è la volta del diaframma in via di realizzazione. “80mila euro per un’opera non esaustiva – spiega Gasparini -, inutile e costosa, che si va a sostituire a una vera bonifica, l’unica cosa davvero utile che aspetta il Quadrante Est”.
L’esposto di Gasparini ha trovato anche il sostegno di Progetto per Ferrara, che chiede alla nuova amministrazione comunale di assumere “i necessari provvedimenti urgenti nei confronti di una vera e propria emergenza ambientale nel Quadrante Est”.
“Nello specifico – entra nel merito il consigliere Valentino Tavolazzi – chiediamo al sindaco Tiziano Tagliani ed alla maggioranza che lo sostiene, di inserire quanto prima all’ordine del giorno del nuovo consiglio comunale dei provvedimenti urgenti relativi alla questione Via del Salice”.
Nel dettaglio si tratterebbe di un piano sistematico di controllo della qualità dell’acqua emunta dai pozzi e conseguenti ordinanze di chiusura se necessario, a tutela della salute dei cittadini; una indagine epidemiologica sulla popolazione residente, anche nel passato, per accertare se vi siano incidenze anomale di patologie riconducibili agli inquinanti riscontrati nelle falda, nel suolo e nell’aria; affidamento dell’incarico per l’elaborazione di un progetto di bonifica e di ripristino ambientale, in stretta collaborazione con Asl, Arpa, Provincia; attivazione immediata dei contatti e dei procedimenti idonei al reperimento di risorse finanziarie in Provincia, Regione e presso i Ministeri competenti (Economia, Ambiente e Salute) per la bonifica del sito; e attivazione delle tutele legali a favore dei residenti proprietari di immobili, atte a neutralizzare il rischio di coinvolgimento economico nelle attività di bonifica ed istituzione di un fondo per la svalutazione delle proprietà; apertura di una indagine interna amministrativa tesa ad identificare eventuali responsabilità interne ed esterne; individuazione di una soluzione urgente per supplire a livello di posti nido alla inagibilità dell’asilo.