



di Osservatorio della Cosa Pubblica
Per fare ripartire un cuore, che è in arresto cardiaco, è fondamentale che chiunque nell’impianto sportivo possa e sappia utilizzare il defibrillatore e intervenire subito.
L’uso di uno stimolatore cardiaco semiautomatico può rivelarsi di estrema utilità in caso d’intervento immediato su una persona con il cuore che si è fermato.
Col defibrillatore si ha qualche chance in più. La manutenzione, il controllo periodico e le prove di efficienza del defibrillatore sono importanti per consentire di prevenire e/o rilevare eventuali problemi di funzionamento per garantire, in caso di necessità, l’effettuazione della defibrillazione delle pareti cardiache in modo sicuro. Da circa 6 mesi denunciamo la scorretta gestione degli impianti natatori comunali di un’intera città della regione Emilia Romagna.
Abbiamo inviato decine di migliaia di fotografie riguardanti la conduzione degli spazi acqua pubblici: “uscite di sicurezza chiuse con catene, farmaci scaduti contenuti all’interno di fatiscenti armadietti di pronto soccorso, l’assenza dell’assistente bagnante a bordo vasca, la scomparsa immotivata per oltre un anno di un defibrillatore cardiaco”.
Ancora una volta nella questione “non solo morale” è coinvolta l’amministrazione comunale della città di Ferrara.
Novità: il defibrillatore “scomparso” è tornato al suo posto.
Dopo lunga e penosa malattia, il defibrillatore ha fatto ritorno nella piscina di via Pastro.
Non è mai stato usato nei due anni e mezzo di “vita”, né tantomeno è stato revisionato, controllato oppure collaudato dopo la vendita (vedi fotografia).
Se vi sarà la necessità (speriamo di no) di utilizzare questo salvavita, sarà efficace allo scopo?
Il personale in servizio nell’impianto sportivo, è in grado di utilizzare il defibrillatore?
Chi sarà il primo responsabile nel remoto caso che accada una disgrazia in piscina legata all’imperizia, alla negligenza oppure all’imprudenza nell’uso dell’apparecchio elettromedicale cardiaco?
La società che gestisce l’impianto natatorio, ha formato e aggiornato il proprio personale all’uso del defibrillatore cardiaco in base alla normativa vigente?
Questo personale con adeguata preparazione all’uso del salvavita è presente negli orari di apertura, all’interno dell’impianto sportivo?
La ciliegina sulla torta.
Proprio alla Società Nuova Sportiva che si è resa colpevole di tutti i misfatti sopra denunciati, il Sindaco di Ferrara assegnerà la gestione milionaria, della durata di 30 anni, di un impianto natatorio di proprietà pubblica, in quanto unica società partecipante al bando.
Purtroppo per loro, noi abbiamo pubblicato anche sul nostro blog fin dal mese di ottobre 2011, cioè due mesi prima della scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione al bando di gara, che l’Amministrazione Comunale di Ferrara aveva creato delle condizioni che si possono definire di favore per cui solo la Società Nuova Sportiva-ATI avrebbe presentato la domanda di partecipazione all’appalto, e quindi, ovviamente, avrebbe vinto. Cosa che è regolarmente avvenuta.
Il governatore della regione Vasco Errani è responsabile anche di questo degrado gestionale in quanto pur essendo informato, non ha fatto nulla per impedire le malefatte sopra denunciate.
Cordialmente.
Mariangela Fittizio