27 Dic, 2011
Partito l’esposto alla Corte Dei Conti sul debito Hera del 2000
Inserito da: PpF In: Bilancio comunale




Sarà spedito domani, con raccomandata e ricevuta di ritorno, l’esposto alla Procura della Corte dei Conti Emilia Romagna, sulla variazione di bilancio 2011 per il pagamento a Hera di un presunto vecchio debito Agea del 2000, non registrato in contabilità, relativo a lavori di chiusura della discarica Ca’ Leona. L’esposto porta la firma di Valentino Tavolazzi, consigliere comunale Ppf del Movimento 5 Stelle, Giovanni Cavicchi della Lega Nord, mentre la lista civica Io Amo Ferrara sta valutando. Si parla di una somma complessiva di circa 1,5 milioni di euro, di cui 726 mila pagati tra il 2004 e il 2010, ulteriori 755 mila riconosciuti con la variazione di bilancio.
Al tempo stesso i firmatari, in assenza di risposte dal sindaco ai quesiti più volte avanzati pubblicamente, chiedono alla Procura della Corte dei Conti di verificare se esistano relazioni tra il citato debito riconosciuto ad Hera dopo 11 anni e la crisi societaria della SPAL, la realizzazione e la gestione del campo fotovoltaico sulla discarica Hera, i rapporti eventualmente esistenti tra Hera e l’imprenditore bresciano Turra, che ha realizzato il parco fotovoltaico, ma non è entrato nella società sportiva.
L’esposto segnala inoltre l’esistenza di un contratto derivato Dexia, che dal 2009 al 2011 ha registrato flussi negativi di cassa per 2,5 milioni di euro, nonché la perdita patrimoniale da svalutazione dei titoli Hera (23 milioni di azioni nella Holding, 7 milioni nel Comune), non ancora contabilizzata. Si tratta di un importo pari a oltre -10 milioni di euro. Il collegio dei revisori ha più volte sollecitato il controllo dei bilanci delle aziende collegate, da parte degli organi del Comune, sussistendo il rischio che perdite eventualmente generate da queste, ricadano sul bilancio comunale e quindi sui cittadini. Il corposo plico inviato a Bologna contiene atti, articoli di stampa e documenti acquisiti con accesso agli atti.
Riguardo al presunto debito Agea del 2000, l’esposto punta a fare chiarezza sulla sua effettiva esigibilità. All’epoca era sindaco Gaetano Sateriale, vice sindaco Tiziano Tagliani. La delibera di impegno di cui trattasi (14.6.2000) è un atto di indirizzo, come riportato anche nel frontespizio, non un atto di gestione. Nell’originale archiviato, recuperato con accesso agli atti, mancano i pareri di regolarità tecnica e di regolarità contabile. La riunione di Giunta che ha deliberato, si svolse di mercoledì, quando il giorno ordinario di giunta era venerdì. La riunione fu presieduta da Tiziano Tagliani, presenti gli assessori Rigamonti, Ricci, Valente, Castagnotto, Ronchi. Erano assenti il sindaco Gaetano Sateriale, gli assessori Merighi, Magnani, Alberti, Bratti. Assente anche il direttore generale. In una nota della dirigente alle finanze Piera Pellegrini datata 14.3.11 si legge: “al momento della stesura della delibera non fu stanziata e non era prevista detta somma nel bilancio di previsione”. Nella stessa nota, scritta dopo un incontro con Hera, si legge: “La comunicazione di assunzione di detta delibera (del 14.6.00), ha ingenerato in Agea un comportamento non in linea con i principi contabili a cui è sottoposto l’ente. Nel senso che l’azienda ha ritenuto detto documento come autorizzatorio di spesa, mentre lo stesso non poteva esserlo in quanto non portatore di approvazione di un progetto di investimento correttamente approvato e finanziato”.
La decisione di pagare quel debito, utilizzando l’avanzo 2010, si innesta in una massiccia manovra di sacrifici imposti ai cittadini dal governo Monti (per Ferrara un aumento di tasse pari a circa 30 milioni di euro) e dalla amministrazione Tagliani, con l’aumento dell’addizionale Irpef, per ulteriori 3,9 milioni di euro.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle