23 Nov, 2010
PD, PDL e FLI escludono PPF-M5* dalla conferenza dei capigruppo
Inserito da: PpF In: Consiglio comunale|Politica




di Valentino Tavolazzi
Il Comune ha speso in un anno (2° sem 09-1° sem10) 65 mila euro di rimborsi ai datori di lavoro privati (di cui 27 mila per un solo consigliere), per permessi retribuiti riconosciuti ai consiglieri che partecipano alle commissioni ed ai consigli comunali in orario di lavoro. Il consiglio è sempre rimborsato come giorno intero, anche se dura mezza giornata. Inoltre i datori di lavoro dei presidenti di gruppo hanno diritto al rimborso di ulteriori 24 ore al mese, oltre alle commissioni ed ai consigli da questi frequentati. I permessi retribuiti e relativi rimborsi ai datori di lavoro sono riconosciuti solo ai consiglieri dipendenti, non ai consiglieri lavoratori autonomi (professionisti, artigiani, commercianti), che non godono quindi di alcun rimborso per i ricavi persi. Questo è il contesto. Ne consegue che le commissioni ed i consigli tenuti al sabato, farebbero risparmiare alla collettività parecchi soldi di rimborso.
I maggiori oneri del personale comunale impegnato al sabato, verrebbero ridotti al minimo con turnazione del medesimo e recupero infrasettimanale. A proposito di domeniche aperte nei centri commerciali!
La proposta fatta da Ppf alcuni mesi fa, di riorganizzare i lavori istituzionali includendo il sabato, è caduta nel vuoto. Ma non è tutto. Nei giorni scorsi, per impegni libero-professionali del suo consigliere, Ppf ha chiesto alla conferenza dei capigruppo di spostare la riunione dal mercoledì mattina al sabato o festivi, con un risparmio per il Comune. Altri consiglieri capigruppo (Lega, Iaf) avevano manifestato difficoltà ad interrompere le proprie attività professionali al mattino, dovendo già fronteggiare una attività istituzionale (commissioni e consiglio) concentrata al pomeriggio. Quasi tutti i pomeriggi della settimana, soprattutto per i gruppi con un solo consigliere, sono impegnati in riunioni istituzionali, per le quali i consiglieri liberi professionisti sacrificano attività e reddito.
Ecco come il Presidente Colaicovo ha presentato la richiesta di Ppf e come hanno risposto Pd, Pdl e Fli (da registrazione). Colaiacovo (Pd): “Intanto per raccogliere la richiesta di un consigliere per modificare una situazione, quella attuale già consolidata di orario delle commissioni, è necessario che non si vada a penalizzare qualcun altro….già su sabato e domenica sono state espresse contrarietà….soprattutto poi c’è il discorso dell’aggravio di spese…perché vuol dire avere minimo la segretaria, l’assistenza del segretario o di un suo delegato, l’ufficio stampa ed altre persone…poi considerando i tempi del consiglio comunale….gli unici giorni che potrebbero essere utilizzati per fare la capigruppo non di mattina ma di pomeriggio, sono il martedì ed il mercoledì..o alle 14 o alle 18,30 considerando che in mezzo ci sono delle commissioni..Rispetto a queste due proposte o possibilità c’è unanimità di consensi o ci sono problemi? Brandani (Fli): “Se chiedi l’unanimità penso che non ci sia”. Colaiacovo: “non c’è”. Merli (Pd): “Proviamo a chiuderla così, ognuno ha i suoi problemi, nella vita e nella commissione capigruppo..mettere insieme tutti non è possibile..rimarrà il mercoledì..é un problema? Colaiacovo: “No” Merli: “Manca della gente oggi? Si. Ci siamo fermati? No. Amen! Amen! Colaiacovo: “ritengo chiusa la discussione”. Dopo la chiusura anche Zardi (Pdl) si è espresso per il mercoledì.
Dunque alla richiesta di Ppf (espressa verbalmente anche da Lega ed Iaf) di cambiare giorno alla conferenza dei capigruppo, unica fissata al mattino, la casta si è immediatamente compattata. Pd, Pdl e Fli impongono a tutti la conferenza al mercoledì mattina invece che al sabato, non vogliono Ppf nella conferenza dei capigruppo e sono disposti per questo a sperperare il denaro dei cittadini. E quando il Presidente “super partes” afferma che il cambiamento non deve “penalizzare qualcun altro”, sostiene in pratica che i penalizzati attuali hanno meno diritti di quelli futuri. Alla faccia della democrazia!
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale, Progetto per Ferrara
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