



Durante l’esposizione del suo (a lungo atteso) addio alla città, dato alle stampe con i soldi dei ferraresi, Sateriale ha nuovamente tirato in ballo la mia persona, dichiarando: “la sua ambizione (ndr. del direttore generale) a fare il Sindaco piuttosto che non il Direttore mi sembra confermata dalle scelte elettorali compiute”.
Vorrei smentire le infondate e fuorvianti dichiarazioni del sindaco, informando i lettori che nel 2000 egli, in procinto di dimettersi dopo aver constatato la propria incapacità a governare la macchina comunale, mi chiese di aiutarlo nel ruolo di direttore generale. La mia accettazione lo trattenne a Ferrara e di questo mi scuso con i cittadini.
Allora nel mio arco c’era l’esperienza di 20 anni di direzione aziendale e nessun passato da politico. Per questo posso assicurare Sateriale ed i lettori che non sono mai stato sfiorato dall’idea di fare il sindaco prima, durante o dopo la mia esperienza in Comune.
Solo nel settembre 2008 ho deciso di candidarmi, dopo aver constatato il fallimento dell’esperienza Sateriale nel primo mandato, la sua ripetizione nel secondo e dopo la decisione del Pd di nominare suo successore Tagliani (seguita da primarie burla), assicurando così ai ferraresi la continuità di una stagione amministrativa infausta per la città.
In un certo senso il fallimento di Sateriale e del Pd sono stati la molla che ha fatto scattare la mia decisione, forte anche dell’esperienza vissuta in Comune e delle successive battaglie in difesa della salute, dell’ambiente e della democrazia. Progetto per Ferrara e la mia candidatura hanno l’obbiettivo di voltare pagina, per dare una nuova prospettiva alla città ed alle future generazioni.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara