



di Valentino Tavolazzi
Ho 58 anni, sono sposato con Marisa. Abbiamo due figli, Valerio e Cinzia.
Sono ingegnere, esperto di economia e direzione aziendale, da trent’anni alla guida di imprese cooperative e private, con una breve parentesi tra il 2000 e il 2002 da direttore generale del Comune (vedi curriculum e vicenda Comune su www.progettoperferrara.org).
Non sono un politico, sono fuori dai partiti. Sensibile ai temi della democrazia, dell’ambiente e della salute, per anni, con Medicina Democratica di cui sono un fondatore, ho promosso battaglie per la chiusura di Conchetta, il referendum contro Turbogas ed Inceneritore, i ricorsi al Tar e al Ministero dell’Ambiente. Ho pubblicato centinaia di interventi sui quotidiani locali. Sono stato querelato e citato per danni da Hera. Ne sono uscito assolto. Ora desidero mettere la mia competenza al servizio della città, come feci nel 2000. Ma questa volta, con il vostro consenso, da eletto.
Progetto per Ferrara è una squadra meravigliosa, di cittadini che come me hanno deciso di impegnarsi per il cambiamento della politica e della città. E’ la vera novità della politica ferrarese. In anni di dure battaglie abbiamo capito che prevenire è meglio che curare. Fino ad oggi abbiamo contrastato scelte sbagliate per limitare i danni, ora vogliamo contribuire a prendere le decisioni giuste. Siamo pronti, con il vostro aiuto, ad amministrare la città.
Amo Ferrara, ci sono nato, come i miei genitori e i miei figli. E’ una città stupenda, ci si vive bene, ma dobbiamo essere grati di ciò ai nostri avi e a noi stessi, più che alle ultime generazioni di amministratori. Soffro nel vederla spegnersi economicamente e culturalmente. Mi spiace constatarne il degrado ambientale e democratico. Non mi rassegno a vederla male amministrata da una casta di politici, che da oltre sessant’anni occupa le istituzioni e le aziende pubbliche. Non accetto che le sedi del governo democratico della città, siano diventate il “Palazzo” di professionisti della politica senza mestiere. Né che i cittadini siano declassati al rango di sudditi.
Voglio una città in grado di dare una prospettiva alle nuove generazioni. Vorrei che i giovani capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, potessero raggiungere i gradi più alti degli studi. Sogno una Ferrara da cui non si debba fuggire per lavorare o intraprendere, né si sia obbligati a mendicare un posto, sacrificando libertà e voto. Vorrei che ogni giovane coppia potesse metter su famiglia, fare figli se lo desidera, conquistare rapidamente autonomia economica, per una vita dignitosa. Sogno una città in cui gli anziani siano una risorsa e non un problema, le famiglie bisognose siano assistite, le persone svantaggiate ricevano sostegno.
Offro una Ferrara che cambia, che si evolve, che attira imprese sostenibili, che investe nel turismo, che valorizza il patrimonio storico ed architettonico, che completa e mantiene le strade, che si riprende i servizi pubblici locali, che risana il bilancio comunale, che promuove cultura diffusa e tutela il territorio ed i beni comuni. Vorrei che la nostra generazione lasciasse alle future una città migliore di come l’ha trovata. Sogno una città coesa, solidale, multietnica ed interculturale, che avvicina i giovani alla politica.
Per questo abbiamo costruito un programma di governo, spedito a tutte le famiglie.
Per questo vi chiedo di votare Progetto per Ferrara, la prima lista in alto a sinistra.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara