



La nuova piscina in via Beethoven è al centro di un vero e proprio papocchio politico. Nei giorni scorsi la commissione consiliare ad essa dedicata, ha consentito a Ppf di scoprire aspetti politicamente opachi della vicenda, grazie anche al tempestivo accesso agli atti. Vediamo i fatti. Nel 2011 la giunta ha approvato un progetto di ampliamento della piscina per un investimento complessivo di 2,7 milioni di euro più iva, oltre al piano di manutenzione e gestione dell’impianto sportivo. Unica offerta presentata dall’ATI (associazione temporanea di impresa) costituita da AR.CO, un cooperativa consorzio costruzioni di Ravenna, da Nuova Sportiva, società che gestisce le piscine comunali e da Wesport (notare la pronuncia uisp-ort), società costituita nel 2010 dal comitato provinciale UISP di Ferrara, socio unico.
La presidente di Wesport (capitale sociale iniziale 30 mila euro) è Manuela Claysset (Pd), ex presidente UISP Ferrara, sostituita poi da Enrico Balestra, consigliere comunale Pd e attuale presidente. La convenzione, firmata dal Comune nel 2012, assegna all’ATI (che poi diventerà società di progetto) la concessione per la costruzione, manutenzione e gestione dell’impianto sportivo per 27 anni, con lo strumento del project financing. AR.CO realizzerà i lavori, Nuova Sportiva e Wesport gestiranno la piscina, con un ricavo annuo di 1,2 milioni a fronte di 950 mila euro di costi. L’ utile sarà 250 mila euro all’anno. Il VAN (valore attuale netto), pari a 1,55 milioni, dimostra la convenienza economica dell’investimento.
E’ politicamente sgradevole che un consigliere comunale PD (Enrico Balestra) sieda tra i banchi del concedente, ed al tempo stesso sia il legale rappresentante del socio unico (UISP) di una società concessionaria (Wesport), affidataria insieme ad altri di un business di 35 milioni di euro, che incasserà utili dalla concessione. Balestra “funge” infatti da concedente, come consigliere del Comune, e da concessionario (tramite società collegata UISP), dacontrollore eletto dai cittadini e da gestore (sempre tramite Wesport). Poco importa se egli non avrà partecipato alle sedute deliberative o alla sottoscrizione degli atti contrattuali. E’ la situazione oggettiva ad apparire imbarazzante per il PD e per il sindaco Tagliani, che ha avvallato l’operazione.
Secondo papocchio. La finanza di progetto (project financing) è uno strumento che consente ai Comuni di realizzare opere pubbliche ricorrendo a privati, dotati di adeguata capacità tecnica e finanziaria, senza dover ricorrere a proprie risorse, notoriamente scarse. Al tempo stesso il concessionario privato garantisce anche la gestione dell’opera, come nel caso delle piscine. Ovviamente questi va scelto con procedure pubbliche e trasparenti tra i concorrenti interessati. Nel caso in esame il concessionario, unico offerente, decide di indebitarsi per 2 milioni di euro per realizzare l’opera, utilizzando dunque risorse proprie per meno di un quarto di quanto serva (il capitale della società di progetto è 600 mila euro, di cui 150 mila versati). In altri termini il Comune ha individuato un privato che non ha la capacità finanziaria idonea allo scopo. L’ente finanziatore chiamato in soccorso (l’Istituto per il Credito Sportivo) richiede giustamente una garanzia a fronte dell’erogazione dei 2 milioni di euro. E indovinate chi fornirà tale garanzia (fidejussione)? Con sorpresa di gran parte dei consiglieri di opposizione il garante sarà il Comune, che in tal modo assume gran parte del rischio imprenditoriale dell’investimento (dovrà restituire il prestito se il concessionario non pagherà). Concludendo. Il Comune affida una concessione di 27 anni ad una società (Wesport), il cui socio unico è “rappresentato” da un consigliere comunale del Pd (presidente). Non contento di ciò, mette sul tavolo una fidejussione, a garanzia di 2 milioni di debito da restituire in 20 anni da parte del concessionario, scaricando sui cittadini un rischio pari al capitale più interessi, che avrebbe dovuto lasciare sulle spalle del privato. Alla faccia della finanza di progetto!
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale
Progetto per Ferrara.
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