



da Estense .com
La lista di Tavolazzi presenta i candidati in corsa per la Regione
I partiti cominciano ad accelerare le manovre in vista delle regionali del prossimo marzo, così come i movimenti e le liste civiche che intendono concorrere per qualche seggio in via Aldo Moro. Non fa eccezione Progetto per Ferrara, lista capitanata da Valentino Tavolazzi, che in occasione del voto regionale aderisce in toto al Movimento a Cinque Stelle promosso da Beppe Grillo e presente in tutte le circoscrizioni dell’Emilia Romagna.
Il consigliere comunale apre la conferenza stampa, presentando il candidato governatore e gli aspiranti consiglieri regionali del collegio provinciale. “Il mio nome sarà inserito solamente all’interno del “listino” del Presidente – precisa subito Tavolazzi – quindi sarò eletto solo nell’ipotesi di successo del nostro rappresentante alla presidenza della Regione.
È una scelta dettata dall’impegno che ho preso con i cittadini ferraresi che mi hanno votato e intendo rispettare il mio impegno in Comune fino alla scadenza della legislatura. Noi siamo fortemente contrari alla “casta” e soprattutto a chi fa della politica una professione vera e propria”.
Su questo preciso tema gli fa eco Giovanni Favia, bolognese appena ventottenne, candidato al ruolo di Governatore. “Ci impegniamo per eliminare i privilegi e più in generale gli sprechi legati alla politica, a cominciare dagli stipendi d’oro, dalle nomine strapagate nei consigli delle società pubbliche e cercando di limitare il carrierismo politico. A tal proposito stiamo valutando un’azione legale – spiega l’esponente di Grillo – circa la legittimità della candidatura di Errani, che ha già alle spalle due mandati, il massimo cioè consentito dalla Legge. Senza contare l’aspetto etico di questa terza investitura, bocciata persino da una norma interna al Pd”.
Insieme a Massimo Zeri, Angelo Storaci e Tommaso Mantovani, candidati della lista per il collegio ferrarese, Favia passa poi a elencare i punti salienti della sua azione politica.
“A differenza di Pd e Pdl, che si arruffano per le candidature, senza avere ancora presentato alcun programma agli elettori, noi abbiamo già pubblicato sul web gli obiettivi e le priorità per l’impegno in regione. A cominciare dall’ambiente dove è necessario un nuovo piano per i rifiuti, con raccolta porta a porta, stop alla politica dell’usa e getta e incentivo per un riciclaggio pressoché totale. Ciò, oltre a contribuire a migliorare decisamente l’ambiente, permetterebbe anche un forte incremento occupazionale. E sempre in tema di economia dovranno essere valutate le strategie per mantenere le aziende in Italia, come ha fatto Elettrolux, attraverso una conversione del piano aziendale, in linea con le esigenze legate a tecnologia e ambiente. E poi la politica del mattone. In Regione esistono migliaia di edifici sfitti o in disuso. Prima di cementificare anche solo un metro quadro di terreno – spiega il candidato bolognese – occorre analizzare le possibilità di recupero dell’esistente. In questo modo si può inoltre combattere efficacemente contro le cosche malavitose infiltrate nel settore dell’edilizia”.
Nei prossimi giorni i rappresentanti della lista saranno impegnati presso i banchetti in centro città, per la raccolta delle mille firme necessarie per ufficializzare le candidature.
I partiti cominciano ad accelerare le manovre in vista delle regionali del prossimo marzo, così come i movimenti e le liste civiche che intendono concorrere per qualche seggio in via Aldo Moro.
Non fa eccezione Progetto per Ferrara, lista capitanata da Valentino Tavolazzi, che in occasione del voto regionale aderisce in toto al Movimento a Cinque Stelle promosso da Beppe Grillo e presente in tutte le circoscrizioni dell’Emilia Romagna.
Il consigliere comunale apre la conferenza stampa, presentando il candidato governatore e gli aspiranti consiglieri regionali del collegio provinciale. “Il mio nome sarà inserito solamente all’interno del “listino” del Presidente – precisa subito Tavolazzi – quindi sarò eletto solo nell’ipotesi di successo del nostro rappresentante alla presidenza della Regione. È una scelta dettata dall’impegno che ho preso con i cittadini ferraresi che mi hanno votato e intendo rispettare il mio impegno in Comune fino alla scadenza della legislatura. Noi siamo fortemente contrari alla “casta” e soprattutto a chi fa della politica una professione vera e propria”.
Su questo preciso tema gli fa eco Giovanni Favia, bolognese appena ventottenne, candidato al ruolo di Governatore. “Ci impegniamo per eliminare i privilegi e più in generale gli sprechi legati alla politica, a cominciare dagli stipendi d’oro, dalle nomine strapagate nei consigli delle società pubbliche e cercando di limitare il carrierismo politico. A tal proposito stiamo valutando un’azione legale – spiega l’esponente di Grillo – circa la legittimità della candidatura di Errani, che ha già alle spalle due mandati, il massimo cioè consentito dalla Legge. Senza contare l’aspetto etico di questa terza investitura, bocciata persino da una norma interna al Pd”.
Insieme a Massimo Zeri, Angelo Storaci e Tommaso Mantovani, candidati della lista per il collegio ferrarese, Favia passa poi a elencare i punti salienti della sua azione politica.
“A differenza di Pd e Pdl, che si arruffano per le candidature, senza avere ancora presentato alcun programma agli elettori, noi abbiamo già pubblicato sul web gli obiettivi e le priorità per l’impegno in regione. A cominciare dall’ambiente dove è necessario un nuovo piano per i rifiuti, con raccolta porta a porta, stop alla politica dell’usa e getta e incentivo per un riciclaggio pressoché totale. Ciò, oltre a contribuire a migliorare decisamente l’ambiente, permetterebbe anche un forte incremento occupazionale. E sempre in tema di economia dovranno essere valutate le strategie per mantenere le aziende in Italia, come ha fatto Elettrolux, attraverso una conversione del piano aziendale, in linea con le esigenze legate a tecnologia e ambiente. E poi la politica del mattone. In Regione esistono migliaia di edifici sfitti o in disuso. Prima di cementificare anche solo un metro quadro di terreno – spiega il candidato bolognese – occorre analizzare le possibilità di recupero dell’esistente. In questo modo si può inoltre combattere efficacemente contro le cosche malavitose infiltrate nel settore dell’edilizia”.
Nei prossimi giorni i rappresentanti della lista saranno impegnati presso i banchetti in centro città, per la raccolta delle mille firme necessarie per ufficializzare le candidature.