



di Valentino Tavolazzi
Visto il dibattito di ieri sera su Telestense tra Dragotto e Tagliani, al di là delle evidenti differenze tra i contenuti esposti dai due candidati e tra le caratteristiche personali dei medesimi, ciò che emerge è un dato di straordinaria importanza politica per Progetto per Ferrara: tra quarti del confronto si sono svolti su temi che noi abbiamo il merito di aver portato alla ribalta politica ferrarese.
Se non ci fosse stata la nostra campagna elettorale, se non avessimo condotto difficili e faticose battaglie ambientali e per la democrazia (ricordo che tra pochi giorni il TAR di Bologna si esprimerà sul’AIA dell’inceneritore di Cassana), non avremmo sentito oggi Tagliani e Dragotto discutere di Hera, di Sant’Anna, di raccolta porta a porta, di spegnimento dell’inceneritore, di bonifica del quadrante est, di contratti di servizio, di tariffe, di vendita delle azioni.
Un risultato strepitoso, ottenuto grazie alla nostra capacità di aver dettato l’agenda politica ferrarese per mesi, fornendo argomenti forti tanto alla coalizione di governo, che non ha saputo confutarli, quanto all’opposizione che li ha fatti propri.
Un secondo dato importante emerso durante il confronto è la conferma che Ppf ha sempre dichiarato di voler restare all’opposizione chiunque venga eletto, che non ha alcun accordo con il centro destra e Dragotto, il quale ha chiaramente ribadito di aver assunto un impegno unilaterale riguardo ai quattro punti del nostro programma.
Infine Tagliani ha riconosciuto che Ppf, con la posizione assunta al ballottaggio, ha “portato a casa un risultato politico”.
Penso che dobbiamo essere orgogliosi per aver prodotto tutto ciò in pochi mesi di vita di Progetto per Ferrara, oltre naturalmente all’elezione di un consigliere comunale e di due nelle circoscrizioni.
Di nuovo grazie a tutti.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara