



di Valentino Tavolazzi
Dopo aver pervicacemente negato il rischio per la salute dei ferraresi rappresentato dalla presenza di Pfoa e Pfos nell’acqua dei nostri rubinetti, tacciando pure di demagogia Ppf che chiedeva a Comune, Arpa, Hera, Asl i dati al riguardo, l’Idv ha sottoposto al voto del consiglio, che l’ha votato, un ordine del giorno che recita: “ Il Nostro Fiume (si notino i caratteri maiuscoli)….continua a subire lo sversamento di possibili interferenti endocrini come il PFOA e PFOS con ricadute sia in termini di pesanti costi sulla nostra comunità (dati i costi elevati di potabilizzazione), che si scaricano sulle bollette dell’acqua dei cittadini, sia in termini di possibili rischi per la salute.”
Prendiamo atto con soddisfazione che l’Idv è atterrato sul tema della qualità dell’acqua potabile, anche se con un certo ritardo e con una vistosa virata. Spiace tuttavia che la richiesta Ppf di cancellare dal testo l’aggettivo “possibili”, che precede “rischi per la salute”, sia stato bocciato dalla maggioranza.
Apprezziamo invece il fatto che Pd ed alleati abbiano approvato l’emendamento Ppf, che aggiunge al dispositivo dell’ordine del giorno (“Chiede ai parlamentari regionali e nazionali di intervenire presso il Governo Nazionale affinché si riprendano i lavori del Progetto di rivitalizzazione del Po”) l’impegno: “e presso il Governo regionale affinché si attivi nei confronti delle regioni rivierasche, con l’obiettivo di ridurre drasticamente lo scarico di sostanze inquinanti nelle acque del fiume.”
E’ evidente la sollecitazione alle istituzioni locali e regionali, affinché sul tema Pfoa e Pfos si muovano unite nei confronti di Lombardia, Piemonte e Veneto, con una marcia in più rispetto al passato recente, quando la semplice richiesta (Ppf), di fare un’analisi e divulgarne i risultati, veniva spacciata come demagogica e allarmistica.
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf/M5S
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