



Pubblicata da Estense.com
di Valentino Tavolazzi
Prendo atto delle motivazioni fornite dal gruppo Pd per spiegare il proprio voto in alcune sedute del Consiglio comunale. Naturalmente mi astengo dal commentarle, poiché la loro pubblicazione nel sito del Comune le rende disponibili per una valutazione da parte dei cittadini. Saranno loro a giudicare. Limito pertanto la mia replica, non prima di aver ringraziato il Pd per avermene dato l’opportunità, alle sole affermazioni che riguardano Ppf. “…immotivato e strumentale attacco in stile comizio pre-elettorale, peraltro già ampiamente, dettagliatamente e ripetutamente da noi smentito in molte altre occasioni.” Il mio intervento nel consiglio straordinario del 9.11.09 su economia ed occupazione è registrato.
Spacciarlo come “attacco strumentale..ecc…”, invece che una critica dura ma motivata (condivisibile o no), e fare ciò senza replicare nel merito ai singoli argomenti che la sostengono (non afferro il senso di “smentito in molte altre occasioni”), significa una sola cosa cari colleghi: volersi sottrarre al confronto. Ma non mancheranno altre occasioni.
“l’inaccettabile tentativo di imporre alla maggioranza una serie di significativi impegni di bilancio senza alcuna preliminare discussione nei tempi, nelle sedi e nei modi previsti dalle consuetudini democratiche prima ancora che dai regolamenti.” La nostra proposta impegnava ad “approvare nel bilancio preventivo 2010”, quindi in una successiva seduta di bilancio, alcuni interventi per complessivi 3,5 milioni di euro (a fronte di un bilancio comunale di 135 milioni), in aiuto alle famiglie ed a favore dell’economia e dell’occupazione. Valutino i cittadini la dimensione di tale impegno. D’altro canto, le “consuetudini democratiche” evocate dal gruppo Pd sarebbero da rispedire al mittente, se è vero come è vero che, per partorire le sue proposte (invito il gruppo a renderle pubbliche), lo stesso Pd ha lavorato giorni senza coinvolgere Ppf.
“proposte pur condivisibili”, non è una mia espressione, ma il senso delle parole usate dai consiglieri del Pd Pulvirenti (9.11.09) e Carrara (30.11.09). Si controllino le registrazioni. Ora il gruppo Pd le spaccia come tentativo di Ppf di affermare la sua “evidente autoreferenzialità”. Vecchi trucchi, cari colleghi, che nulla hanno a che fare con l’eleganza!
“fingere di non aver capito e tentare goffamente di attribuirci logiche che non ci appartengono, di certo non contribuisce alla credibilità di chi vorrebbe accreditarsi come interlocutore serio e costruttivo.” Ppf ha capito benissimo le logiche che attribuisce al Pd, e le ha ampiamente illustrate e motivate. Discutiamo, se volete, di quelle motivazioni cari colleghi, non di altro! Riguardo alla “credibilità” che il Pd pretende di certificare agli altri, ho già ricordato al partito leader della maggioranza, che solo gli elettori la concedono. E se in cinque anni (2004-2009) il sindaco della coalizione di centro sinistra, guidata dal Pd ex Ds-Margherita, ha perso 10 mila voti, forse sarebbe il caso che il Pd riflettesse sulla propria credibilità, piuttosto che su quella di Ppf.
Per ultimo stupisce il meccanismo psicologico che induce il gruppo Pd a dissertare su Ppf senza mai nominarlo. Spera forse che tacendone il nome, gli elettori non si accorgano che esiste e lavora?
Valentino Tavolazzi Consigliere Comunale PpF
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