



Articolo pubblicato da estense.com
145 milioni di euro per 70 km di asta navigabile. Futuro del trasporto o cattedrale nel deserto?
“Parte concretamente il progetto Idrovia e iniziamo dalla foce del Po per rispondere alla valenza turistica e dell’intero settore della nautica del territorio comacchiese”. Con queste parole la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, ha commentato con soddisfazione l’uscita dei primi due bandi che, di fatto, danno inizio al progetto destinato a rendere navigabile l’asta fluviale del Po di Volano, della lunghezza complessiva di circa 70 chilometri. Un’opera faraonica, vista da molti come una possibile cattedrale nel deserto.
A mettere i punti interrogativi sulla realizzazione del progetto sono le difficoltà che secondo alcuni potrebbe incontrare un’asta navigabile in tempi di siccità. Ma al momento in Castello si guarda all’ottimismo.
“Un progetto che comporta un investimento complessivo di 145 milioni di euro, 57.000 metri quadrati di sponde riqualificati a verde, 25 km di piste ciclabili, 47 ettari di aree rinaturalizzate, 73 piazzole di approdo, due porti fluviali a Ferrara e Migliaro, più un porto fluvio-marittimo a Comacchio-Portogaribaldi”, ha poi proseguito la presidente Zappaterra, dopo aver rivolto un ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso di raggiungere questo obiettivo.
Il primo dei bandi presentati è già pubblicato e riguarda il rifacimento del ponte di Valle Lepri, a circa sei chilometri da Comacchio. Una nuova struttura di attraversamento, costruita in adiacenza a quella esistente per non creare disagi alla mobilità, che sarà realizzata con un’altezza di 6,80 metri dal pelo dell’acqua per consentire il transito dei natanti di classe V europea. Il costo complessivo dell’opera sarà di 6,5 milioni di euro e 245 le giornate lavorative previste.
Il secondo bando, pubblicato nelle prossime settimane, darà il via ai lavori per l’allargamento e adeguamento del porto canale di Portogaribaldi. Un intervento complessivo di circa 25 milioni di euro che porterà da 45 a 70 metri la larghezza del canale e che, con la realizzazione di nuove darsene e approdi, faciliterà i collegamenti con il mare.
“È importante che i lavori dell’Idrovia inizino da Comacchio – ha sottolineato il sindaco Cristina Cicognani – perché qui è la porta di acceso verso il mare e l’entroterra e per dare nuovo impulso all’economia e allo sviluppo turistico della costa”.
I lavori del secondo bando, infatti, riguarderanno, oltre l’allargamento del canale, anche interventi di rinforzo arginale in Valle Capre e di ripascimento nella parte Sud del Lido di Spina, per contrastare il fenomeno di erosione della spiaggia.
“Il senso dell’operazione – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Alfredo Peri – è di valorizzare questa parte importante del territorio ferrarese dal punto di vista idrogeologico, turistico, economico, e delle interconnessioni con il resto della viabilità”.
“Da tempo – ha continuato Peri – abbiamo posto il tema del Po a livello nazionale, perché non è possibile affrontarlo per singoli settori e singole aree geografiche, per i molteplici aspetti che sono tra loro strettamente connessi: regimazione delle acque, trasporto, ambiente, sviluppo economico e turismo”.
Tutti i lavori del progetto Idrovia troveranno avvio nell’arco dei prossimi due anni, come ha precisato l’ingegnere capo della Provincia Gabriele Andrighetti, anche per rispettare i vincoli stabiliti dal patto di stabilità.
“I 145 milioni attualmente disponibili – hanno concluso la presidente Zappaterra e l’assessore regionale Peri – non saranno sufficienti per realizzare completamente l’opera, ma intanto portiamo a compimento i progetti che è possibile realizzare con le risorse a disposizione, per dimostrare che l’Idrovia non è un progetto sulla carta, ma una concreta opportunità per l’intero territorio”.