



Progetto per Ferrara avanza sensibilmente i suoi consensi nel territorio comunale, nella tornata elettorale regionale nella quale ha appoggiato il Movimento 5 Stelle. Analizzando il voto nel dettaglio, in alcune sezioni ha superato più volte il 7% dei votanti, fino ad arrivare quasi al 9% e in una sezione in cui ha addirittura superato il 13%. Su tutto il territorio comunale il listino provinciale totalizza il 5,14 dei voti espressi e per il solo listino del presidente addirittura il 6,11%. Dall’analisi del dato emerge in un certo qual modo una distribuzione dei voti a macchia di leopardo.
Tra i vari fattori che possono aver determinato questo effetto probabilmente anche il fatto che in certe zone della città, la militanza civica e le battaglie contro inceneritore e turbogas hanno dato modo agli esponenti della civica di farsi conoscere maggiormente.
Tra le cause del dato superiore per il listino del presidente, al di là del tasso fisiologico, una delle cause potrebbe essere nell’effetto “traino” dato dalla presenza, nel listino, di uno dei leader e fondatori di PPF più noti, il consigliere comunale Valentino Tavolazzi.
Ottimo dato ottenuto nelle preferenze personali quello ottenuto dal consigliere circoscrizionale di PPF Mantovani.
Tolti i maggiori partiti (Lega., Pd e PDL) infatti è il candidato che ha ottenuto, tra i partiti minori, il maggior numero di preferenze, superando persino personaggi sulla ribalta politica da molto tempo come Facchini o Fiorentini.
Buon risultato anche per il giovane e neofita Zeri.
In provincia il dato scende leggermente attestandosi sul 4,41% per il listino e al 5,33% per il listino presidente. Certamente tra le ragioni del dato, leggermente inferiore rispetto alla città, va riportata l’azione civica di PPF, sino ad ora radicata pressochè in ambito solo urbano e la giovane età della lista, essendo i civici nati solo un anno e mezzo fa. Da non dimenticare poi il fatto che la provincia di Ferrara è una delle più “anziane” demograficamente ed afflitta in alcune zone dal “digital divide”, il divario digitale, ovvero la non copertura della rete internet veloce, due fattori che penalizzano PPF e il Movimento, la cui diffusione delle idee marcia quasi esclusivamente sulla rete.
Certamente il dato incoraggiante farà nascere tanti gruppi del Movimento 5 Stelle o civiche di riferimento. Presto avremo “Progetto per Copparo” o Progetto per Tresigallo”? Non è certo il nome un problema. Dove vi sono gruppi seppur giovani, ma già attivi sul territorio, come a Cento, i risultati sono stati lusinghieri e forieri di successi. Certamente, se richiesto, Progetto per Ferrara agevolerà e affiancherà queste spinte di rinnovamento.
Angelo Storari Progetto per Ferrara
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