



C’è da rallegrarsi nel leggere i giornali, la stampa e i notiziari locali in questo periodo? Specie la cronaca politica. Dev’essere per questo che i partiti della casta locale ci hanno regalato e hanno favorito in tutti i modi l’avviamento della centrale a ciclo combinato turbogas. Per toglierci un altro pò di ossigeno e tenere i ferraresi sopiti e sereni. Una specie di prozac di massa. Ma non è certo colpa dei media se la situazione è asfittica.
D’altronde quale altro motivo devono avere, se non la serenità e tranquillità del popolo, i balletti di nomi e la spartizione dei posti che leggiamo? Bisogna pur dare un segno di continuità. Pacatamente, serenamente. Ecco allora che leggiamo che sistemano Bertelli, Tagliani e Zappaterra.
Che la Ricci assessore in provincia va a fare il sindaco a Lagosanto e che l’attuale Sindaco ha gia pronta la poltrona nell’azienda servizi alla persona. E pure Maisto è sistemato.
Ormai l’intreccio tra politica e istituzioni è totale.
Questa è aberrazione della parola democrazia. Tutto è gia deciso, i giochi sono fatti (secondo loro) decidendo in pochi chi governerà nei prossimi anni la città, il territorio, i cittadini. Come una piovra i partiti occupano le istituzioni, senza alcun rispetto dei ferraresi, che devono solo votare come loro decidono, per poi tornare nel limbo in cui sono relegati loro e i loro diritti. E a proposito di buon gusto e aplomb, una domanda sorge spontanea. In che termini possiamo definire le continue incursioni politiche, paragonabili a quelle di un carro armato tank in Piazza Tien an Men del Sig. Patrizio Bianchi?
Bianchi è un dirigente del Pd e responsabile del programma economico del partito. E’ il rettore della nostra Università, che accoglie studenti di ogni tendenza politica. Cito il termine “rettore”, colui che regge. Ma per reggere bene nella vita, non bisogna essere in equilibrio, equidistanti? E’ opportuno che chi ha una responsabilità istituzionale così importante, sia talmente coinvolto nella direzione di un partito? E’ etica politica questa? Lungi dal porsi la domanda non perde occasione per esporre pubblicamente le sue scelte in campo politico e mettere tutto il suo peso nella campagna elettorale.
E’ RISPETTO QUESTO? Ci auguriamo che i cittadini siano stanchi di questa iperbolica arroganza che viene esibita con noncuranza in ogni dove. Ecco perchè nasce Progetto per Ferrara.
Per ascoltare, prestarsi alcuni anni al servizio dellà collettività, tornare poi al proprio lavoro, rivoluzionando la politica che ha ribaltato i termini della questione. Non devono essere i cittadini e le istituzioni al servizio della casta partitica parassitaria, e i partiti devono tornare a svolgere la loro funzione naturale di luogo di elaborazione d’idee e di rappresentanza di una parte della società.
Angelo Storari