



di Athos Tromboni
Pongo qui, agli operatori ferraresi, l’invito ad un dibattito che ritengo meritevole di approfondimenti. Ecco l’argomento: fra i primi atti della nuova Giunta di Ferrara vi è quello di introdurre finalmente una segnaletica che possa consentire a chi visita la città di apprezzare percorsi che dal Duomo conducano alle nostre bellissime mura.
Come viene rilevato da più parti, però, chi oggi arrivasse alle mura le troverebbe un po’ abbandonate non solo per le crepe (e i transennamenti necessari per la sicurezza di pedoni e ciclisti) ma anche perché è visibile l’assenza di una regolare manutenzione del verde. Su questo portale turistico (www.ferraraforum.com) il dibattito potrebbe enumerare nuove idee e proposte (oltre quelle già qui contenute e purtroppo “storicamente” senza risposta da parte degli amministratori di Comune e Provincia) per rendere più bella, più accogliente, più turistica la nostra città. Sarebbe comunque l’enunciazione di un orizzonte tutto da definire.
Ora e subito, invece, vorrei sottoporre agli operatori un problema che riguarda proprio il rapporto hic et nunc fra il turismo e la città: la riduzione della Giunta di Ferrara a otto assessori ha accorpato delle deleghe, e questo va bene.
Però vediamo che a Massimo Maisto sono toccate, oltre la cultura e il turismo, anche la promozione turistica; mentre a Aldo Modonesi (mobilità e lavori pubblici) è andata la delega sui Beni monumentali. Ma come? È utile, in un momento di accorpamento delle deleghe, tenere disgiunta la cura dei monumenti dalla loro promozione turistica? È possibile pensare ad una politica culturale che deve contare sulle sinergie dovute alle bellezze monumentali della città, senza che l’assessore competente abbia il diretto controllo sulla relativa politica e i relativi stanziamenti e progetti?
So già cosa potrebbero rispondermi quelli della maggioranza che governa la città: che era così anche nelle legislature precedenti, che è andata bene fino ad oggi e non è necessario cambiare; che ora la Giunta opera di concerto, non c’è rischio che si inneschino conflitti di competenze e disfunzioni. Può darsi. Ma il mancato cooordinamento sì, però, perché lo si può rilevare nel recente e anche nel remoto passato.
Conseguenze: minor efficacia della promozione turistica e impoverimento d’immagine della Ferrara città d’arte e cultura. Voi, cari operatori, che ne pensate?
Athos Tromboni
Progetto per Ferrara