



Tutto è pronto per il Referendum sull’ospedale Sant’Anna ed il Pronto Soccorso, fissato per sabato 16 e domenica 17 aprile dalle ore 9 alle 19. Progetto per Ferrara (Movimento 5 stelle) ha definito ogni dettaglio per l’allestimento dei 33 seggi sparsi in tutta la città, gestiti da 80 volontari provenienti dalla città, dalla provincia e dalla regione. La consultazione popolare autogestita e autofinanziata, grazie anche alla rinuncia di gran parte dello stipendio da parte dei consiglieri regionali Favia e De Franceschi, stranamente si intreccia con il percorso di urbanistica partecipata, pilotato e pagato dal Comune (pranzi compresi), ed affidato ad un Comitato “spintaneo”. Questo infatti ha organizzato, a cavallo del Referendum, due incontri pubblici (il 14 aprile ed il 28), sostenuti dalla gran cassa degli uffici stampa di Comune ed Aziende sanitarie, per tenere conto, ci auguriamo, del risultato del referendum e non solo per scegliere il colore dei serramenti delle villette, della clinica privata, dell’hotel e dei negozi già decisi da altri. Lo diciamo con il massimo rispetto di chi vi partecipa in buona fede.
E’ ancora possibile mantenere l’ospedale ed il pronto soccorso in città, come è accaduto a Modena: si tratta esclusivamente di volontà politica.
Passerà molto tempo prima che apra Cona ed inizi il trasloco del Sant’Anna. Pd e maggioranza, che governano Comune, Provincia e Regione, oltre a nominare i direttori delle Aziende sanitarie, possono decidere e fare tutto ciò che serve per mettere al centro delle loro scelte la volontà dei cittadini, per la prima volta richiesta ed espressa su questo tema. Da vent’anni la Casta regnante a Ferrara fa e disfa senza chiedere parere ad alcuno, combinandone di tutti colori: la scelta del sito paludoso, il raddoppio di Cona, la chiusura del Sant’Anna, la clinica privata e le villette in Giovecca.
Non abbiamo notizia che i consiglieri ferraresi del Pd in Regione, a 10 mila euro netti al mese, abbiano mai consultato la popolazione, organizzato referendum o si siano battuti per mantenere l’ospedale in città, come hanno fatto i modenesi. Sappiamo che ad Argenta, paese natale di Roberto Montanari, consigliere regionale del Pd, è arrivato un pacco di milioni di euro dalla Regione per ampliare l’ospedale, e ne siamo felici. Ma non risulta che egli abbia tutelato anche il capoluogo che lo ha eletto. Sappiamo che Tiziano Tagliani ha presieduto per anni la Commissione sanità in Regione, ma non che si sia incatenato alle torri di Kenzo Tange, per difendere l’ospedale della città e gli anziani che lo hanno votato.
Ora è giunto il momento della verità. Ppf/M5S fa ciò che nessuno ha mai fatto in vent’anni: ascoltare i cittadini in piena trasparenza e democrazia. Ci appelliamo a loro affinché partecipino numerosi al voto, assicurando che ci atterremo rigorosamente al loro responso, qualunque esso sia. E se il segnale lanciato dalla popolazione sarà chiaro e forte nella direzione di mantenere l’ospedale ed il pronto soccorso, Progetto per Ferrara ed il Movimento 5 Stelle si impegnano a dispiegare tutti i mezzi democratici a disposizione per proseguire la battaglia in corso da anni e per ottenere il risultato negato dal Palazzo.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle.