06 Mag, 2011
Referendum Sant’Anna, Favia, Defranceschi e Tavolazzi da Errani
Inserito da: PpF In: Sanità




Tagliani se ne é lavato le mani, abdicando al ruolo di sindaco di tutti i ferraresi. Errani incontrerà lunedì i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia e Andrea Defranceschi, insieme al consigliere comunale di Ferrara Valentino Tavolazzi. Scopo del meeting é illustrare al presidente della Regione l’esito del referendum del 16 e 17 aprile sul Sant’Anna, netta demarcazione democratica nella ventennale e tormentata vicenda di Cona: 14347 cittadini hanno liberamente espresso la propria volontà che in città rimanga l’ospedale ed il pronto soccorso. La posizione della Regione al riguardo è fondamentale, anche alla luce della conferenza stampa tenuta ieri dai vertici delle aziende sanitarie ferraresi, Paolo Saltari (Ausl) e Gabriele Rinaldi (Sant’Anna), insieme al direttore della struttura interaziendale Presidio Sanitario Territoriale Sant’Anna, Davide Fabbri, e all’assessore comunale alla Sanità, Chiara Sapigni. Essi hanno ribadito che al posto dell’ospedale e del pronto soccorso ci sarà la fantomatica “Casa della Salute”, realizzata nell’”Anello” storico del Sant’Anna, completamente ristrutturato.
Serviranno 50 milioni di euro e non sarà pronta prima del 2015. In essa saranno concentrati gli ambulatori Asl oggi sparsi in città, funzionerà 12 ore al giorno (non di notte e nei festivi) ed erogherà in minima parte le prestazioni oggi disponibili al Sant’Anna in day hospital (50 mila all’anno, tra le quali anche chemioterapia e radioterapia), che saranno trasferite a Cona.
Anche gli 80 mila accessi l’anno al pronto soccorso traslocheranno. Per i cittadini, prevalentemente anziani, che non potranno recarsi a Cona, l’alternativa sarà la clinica privata, già prevista insieme alle villette al posto dell’ospedale pubblico e rigorosamente taciuta nel corso della conferenza stampa di ieri. Il pronto soccorso sarà sostituito dal cosiddetto Nucleo di Cure primarie, attivo nelle 12 ore diurne. Un semplice ambulatorio con un medico ed un infermiere, che risponderà ai cittadini che non riescano a contattare il proprio medico di base. Dalle 20 lascerà il posto alla guardia medica.
Un progetto che penalizzerà almeno 80 mila cittadini oggi assistiti dall’ospedale in città, sia nelle emergenze (a Cona si allungheranno i tempi di accesso alle cure), che in day hospital. Minuti preziosi nei casi di infarto, ictus, politrauma, insufficienza respiratoria grave, emorragie gravi. Inoltre i congiunti dei ricoverati, le badanti ed i volontari di associazioni, saranno costretti a pendolare tra Ferrara e Cona con i propri mezzi, in assenza di collegamenti e servizi pubblici adeguati, di giorno, di notte, d’estate e d’inverno.
Il Movimento sente la responsabilità del mandato ricevuto da migliaia di cittadini, che vogliono mantenere il Sant’Anna ed il pronto soccorso in città ed intende far rispettare la loro volontà con ogni mezzo democratico. Da Errani ci aspettiamo ascolto ed attenzione. Gli sottoporremo il piano B, che prevede il mantenimento in città di un piccolo ospedale con pronto soccorso (200 posti letto), orientato alla cura specialistica degli anziani. Il modello è Modena, che ha mantenuto il Policlinico in centro dopo la costruzione di Baggiovara a 7 km. Nel nuovo ospedale di Cona, ridimensionato a 500 letti, si potrà ospitare l’Università ed il centro di riabilitazione San Giorgio, realizzando in tal modo ingenti economie.
Gruppo Regionale Movimento 5 Stelle Emilia Romagna