



Il gruppo consiliare Pd, incurante della disastrosa prova che sta dando di sé (unitamente a maggioranza, sindaco e giunta), nel governo della città e della comunità ferrarese, portate a livelli di degrado economico, sociale e democratico mai raggiunti prima, ripropone l’ennesimo stucchevole comunicato, degno del peggiore regime comunista, farcito di menzogne, omissioni, manipolazione di fatti, da settimane utilizzati per alimentare la vile campagna diffamatoria nei miei riguardi. E lo fa con modalità irregolari, impegnando per scopi politici la struttura comunale e sprecando risorse umane ed economiche, sottratte ad altri compiti istituzionali.
Il Pd è consapevole di essersi ritrovato con un pugno di mosche dopo il disonesto attacco su rimborsi regolarmente richiesti (ad eccezione di pochi errori materiali a danno del Comune, in quantità cinque volte inferiori a quelli da me commessi a suo vantaggio). Attacco poi proseguito sulla residenza, regolarmente registrata e sul pass ztl, regolarmente concesso. La disperazione induce il Pd a rimettere in moto, ogni giorno, la macchina del fango, nel tentativo di ottenere ciò gli è precluso per via politica, ovvero liberarsi di chi lo tiene sotto il peso delle proprie responsabilità di fronte ai cittadini. Ma ogni illazione, sospetto, accusa contro la mia persona, saranno vagliati nelle sedi che il sindaco ed il Pd hanno attivato con l’esposto. E nelle stesse sedi, chi in questa vicenda abbia superato i limiti della legalità, sarà chiamato a risponderne.
Molti cittadini, anche nel Pd, si aspettano le dimissioni non da me, ma da chi ha vergognosamente montato, diretto, fiancheggiato, amplificato questa campagna, distraendo l’opinione pubblica dalla macelleria sociale del bilancio 2012, dai 33,9 milioni di euro chiesti a pensionati e cassaintegrati per dare i soldi a Hera, dai milioni sprecati con il derivato, dalla svendita dei beni comuni a chi decide le politiche a Ferrara. L’avvocato Tagliani, che nel 2002 ha fatto pagare ai ferraresi l’allontanamento dal Comune dell’allora city manager che ostacolava le sue manovre, questa volta non potrà liberarsi, prima del 2014, del solo gruppo di opposizione a costo zero per la città.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf
Movimento 5 Stelle