



di Valentino Tavolazzi
Assessore Maisto, la ringrazio per le domande che mi rivolge a mezzo stampa, benché sia certo del fatto che lei conosce le risposte, da noi sempre date, ancorché poco gradite. Ignoro volutamente i suoi accostamenti ai Bondi o ai Tremonti di turno, funzionali solo a banalizzare e delegittimare le nostre proposte, oltre che a svicolare. Lei sa bene che i “tagli”, da noi proposti al coacervo di attività del suo assessorato (rientrano tutte nella categoria “cultura”?), non si riferiscono a biblioteche e musei, che tuttavia vorrei vedere gestiti meglio e con più servizi, nell’ottica di promuovere il turismo e di ridurre i costi. Penso invece a quell’intrattenimento da tardo impero, concepito ad esclusivo uso e consumo dei “locali” (fruitori e soprattutto organizzatori più o meno privati) e non per attrarre turisti, che allo stato dell’arte non ci possiamo più permettere.
Penso al Teatro, che non solo è debole traino per il turismo, ma costa alla collettività 2 milioni e genera un disavanzo tra il costo degli spettacoli e l’incasso dei biglietti venduti, tutto scaricato sui cittadini. Penso ai costosi spettacoli della lirica o della danza, che da soli selezionano un pubblico di nicchia, anche senza farne pagare il costo intero. A questo proposito, caro Mangolini, sia certo che non è alzando il biglietto di quegli spettacoli che si crea l’elite, semplicemente perché l’elite la fa la programmazione. Con l’aggravante che una parte consistente del biglietto la paga chi a teatro non va o non può andare, nonostante i prezzi attuali. Intendo dire che c’è già un pubblico elitario, oltretutto beneficiario di una parte del biglietto omaggiata.
Penso ai passivi di Ferrara Arte, non sempre produttivi in ottica turistica o quanto meno di cui non si conoscono le effettive ricadute economiche, nonostante le ripetute sollecitazioni a fare studi al riguardo. Penso ai costosi spettacoli di Ferrara Musica, per i quali il prezzo del biglietto non copre i costi e la cui ricaduta economica per la città è dubbia.
Penso ai contributi alle associazioni, riguardo alle quali siamo sempre in attesa di documentazione completa sui fondi distribuiti a chi, per fare che cosa.
Prendo atto tuttavia con soddisfazione, che, con gli aumenti annunciati, state ascoltando le nostre proposte. Ascolto che dovrebbe essere più attento anche verso gli operatori del settore turismo, unitamente ad una migliore programmazione, organizzazione e gestione delle iniziative, fatti che darebbero maggiore impulso all’economia della città. Basta, insomma, con i sacchetti vuoti da riempire con le emozioni.
Rinvio il resto (tanto) al confronto in commissione.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle