



La consigliera Barbara Diolaiti, eletta si, ma grazie ai voti dei DS (i 2410 voti presi dai Verdi non sarebbero bastati per farla entrare in consiglio), ha preso un altro granchio.
Come chiaramente indicato nella mia replica (“i lettori potranno constatarne la trasparenza con un semplice clic), su sua richiesta è disponibile nel sito di Progetto per Ferrara (www.progettoperferrara.org) il contratto stipulato tra il sindaco Gaetano Sateriale ed il sottoscritto, per la posizione di Direttore Generale del Comune di Ferrara.
L’incarico fu affidato dopo l’approvazione unanime della giunta del 10.3.2000, con il voto favorevole anche dell’assessore verde Alberto Ronchi, il quale, riguardo al sottoscritto, dichiarò successivamente alla stampa “…il suo approccio è robusto, svolge un lavoro oscuro ma mette i piedi nel piatto…la modifica del sistema organizzativo nata dal confronto ha dato subito risultati eccellenti”.
Una settimana dopo la revoca immotivata del 6.11.2002, il sindaco dichiarò in consiglio comunale: “La revoca dell’incarico di direttore generale all’ingegner Tavolazzi non intende in alcun modo disconoscere le elevate capacità professionali e l’impegno che egli ha manifestato nello svolgere le proprie funzioni. Questa amministrazione non condivide l’opinione di chi valuta sproporzionata ed eccessiva la retribuzione prevista dal contratto di attribuzione dell’incarico. Si tratta di livelli retributivi elevati, certo nuovi per questa amministrazione, ma già previsti e presenti anche nella nostra città per responsabilità paragonabili. Va detto anche in questa occasione che l’attività svolta dal direttore generale nell’opera di razionalizzazione della spesa, ha più che compensato quella spesa….Come per altre figure che si basano su di un rapporto fiduciario che può venir meno, i contratti di lavoro di natura privatistica come quello del direttore generale, prevedono che la risoluzione anticipata dia luogo ad un indennizzo…La revoca dell’incarico dipende esclusivamente da valutazioni espresse dallo stesso soggetto che ha conferito il mandato, nel nostro caso il sindaco, sentita la giunta, come recita la legge…Ogni ipotesi di reimpiego in altre funzioni di questa amministrazione dell’ingegner Tavolazzi, la considero lesiva delle sue capacità e della sua dignità professionale e pertanto improponibile.”
Dunque la Diolaiti, in nome della trasparenza, tace alcuni fatti.
- L’assunzione del city manager è stata approvata dai Verdi.
- I Verdi hanno dato un giudizio positivo del suo operato.
- I Verdi non hanno fiatato quando il Sindaco ha deciso di revocare il contratto scaricandone i costi sull’intera collettività. Avrebbero dovuto segnalare alla Corte dei Conti lo sperpero derivante da tale scelta, chiedendo il risarcimento al Comune da parte del Sindaco o l’utilizzo dell’ex city manager in altre funzioni utili per la collettività.
Prendo atto che Lenzerini non è un Verde e mi scuso con lui.
A disposizione della consigliera verde per ulteriori informazioni.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara
Contratto Tavolazzi – Comune Ferrara
Reddito Tavolazzi precedente l’incarico in comune