16 Giu, 2011
Replica alle “Riflessioni” della Sindachessa di Vigarano Mainarda
Inserito da: PpF In: Politica




di Emanuele Andretta
Vorrei fare una precisazione per chi potrebbe sollevare una polemica inerente ai mezzi che utilizzo per comunicare sia con i cittadini sia con le istituzioni, sindaco di Vigarano compreso. Tale scelta risulta nel mio caso obbligata dato che non mi è possibile replicare sui mezzi dove vengo preso in causa perché mi è inibito dal sindaco stesso e mi riferisco alle pagine di Facebook sia personale che in altre bacheche. Vengo informato da più parti che ci sono commenti e/o attacchi al M5S di Vigarano da parte del sindaco Paron, ormai a sensibile distanza del termine delle elezioni comunali, al fine di evidenziare cose già conosciute ma che non modificano il pensiero dei cittadini.
Il M5S non è entrato in consiglio comunale, lo sappiamo e lo immaginavamo ancor prima che iniziassero le elezioni stesse. I due schieramenti, PD coalizione di sinistra e PDL di destra avrebbero assorbito la maggior parte dei voti togliendo le possibilità a gruppi minori di essere rappresentati in consiglio. Se questo fatto è stato per noi un fattore noto sin dall’inizio forse si è rivelato una novità alla signora Paron che ora si vuole prendere la sua “rivincita” nei nostri confronti vezzeggiandoci del fatto di essere fuori. Vorrei ricordare proprio alla sindachessa, che il fatto di essere fuori ha solo impedito a 389 suoi cittadini di essere rappresentati all’interno del consiglio, ma noi non smetteremo di portare avanti le convinzioni che ci hanno spinto a metterci insieme. Lei, dal canto suo, dovrebbe governare considerando che non solo 389 cittadini non l’hanno votata ma bensì il 60% della popolazione e questo è un fatto. Governare contro di noi, contro i 389 che avevano deciso di cambiare “aria” al paese non è un nobile gesto, anzi al massimo il contrario. Un grande gesto di democrazia sarebbe considerare tutta la cittadinanza e mettersi al suo servizio.
Dire che il Comitato Vigarano Pulito si è lasciato strumentalizzare dal M5S a fini elettorali è offensivo, non per noi che predichiamo le rinnovabili ancor prima che lei Paron conoscesse il termine ambientale, ma per i componenti del Comitato stesso che vengono tacciati di incapacità di valutare la strumentalizzazione. Veniamo additati come quelli che distruggono e non avanzano proposte, peccato che le proposte che noi vorremmo portare in consiglio sono contrarie ad un paese impostato sulla cementificazione ed all’utilizzo del suolo ai soli fini di edilizia speculativa. La signora Paron ha scoperto gli edifici a basso consumo o passivi grazie alle conoscenze proprio dei membri del M5S e se oggi lei abita in una casa, forse regalata, a consumi quasi zero non lo deve certo al frutto del proprio sacrificio e/o a proprie conoscenze ma bensì a quello di altri.
Quando il signor sindaco vuole ascoltarci e dimostrare attenzione ai nostri contenuti, senza carpirli e farli propri per riempire vuoti incolmabili dei meandri del proprio partito, noi saremo lieti di sederci e confrontarci, magari con una seduta allargata anche in streaming a tutta la cittadinanza. Faccio un piccolo esempio per capire che la signora Paron farebbe meglio a stare zitta piuttosto che attaccarmi/ci dato che di cose da raccontare ne avremmo molte, come per esempio l’impianto solare termico realizzato in autocostruzione, frutto di una mia personale conoscenza avvenuta durante un convegno da me proposto alla provincia di Ferrara nel quale si parlava di edifici in Autocostruzione.
Ora questo impianto è presso la scuola materna e la signora Paron si vanta di averlo fatto realizzare vendendolo come frutto di una sua idea, ecco perché parlare con lei è rischioso, rischioso come accoppiarsi per il maschio della vedova nera, lo fa una volta e poi viene mangiato.
Quando parla di luoghi e modi per fare i cambiamenti mi piacerebbe che fosse lei a rispettarli, anzi ad utilizzarli senza ricorrere a stratagemmi al limite della legalità per far sembrare vera la sua disponibilità quando in realtà è solo di facciata, invece di arroccarsi dietro macchinose opere burocratiche. Sarebbe bastato un incontro vero con i membri del Comitato Vigarano Pulito, un incontro nel quale capire cosa fare per il bene comune e non come difendere il diritto di un privato a discapito del bene comune stesso. Se la signora Paron quando parla di modi per fare democrazia e cita i referendum a favore della maggioranza, voglio dire che se ne dovrà fare una ragione dato che per noi del M5S i referendum sono una consuetudine e ci piacciono molto dato che sono la vera espressione di democrazia popolare. Tengo a precisare che noi del M5S non siamo contro a chi non ci ha votato, anzi siamo per tutti quelli che vogliono crescere i propri figli in un posto migliore indipendentemente dal colore del cappello.
Emanuele Andretta
Porta voce del
MoVimento 5 Stelle
di Vigarano
“Riflessioni” di Barbara Paron dalla sua pagina facebook
Le ultime elezioni a Vigarano hanno dato un segnale chiaro, oserei dire avanguardistico.
I Vigaranesi si sono esperessi con la concretezza e il buon senso che da sempre li contraddistingue. Con l’attenzione verso la loro comunità che li rende per tanti aspetti un modello riconsciuto, per il senso civico e la responsabilità, per il valore della territoririalità
Per questo hanno scelto di eleggere come loro rappresentanti solo 3 dei 4 candidati che si erano proposti, perchè è chiaro che è di questi che hanno fiducia.
Antonio ed io, non essendo nativi del paese abbiamo dovuto faticare di più per meritarci questa fiducia, io poi da donna, ho rappresentato la vera novità, un elemento quasi rivoluzionario. Da subito, pur nella diversità delle idee e delle proposte, tutti e tre ci siamo reciprocamente promessi la collaborazione avvalorata dalla reciproca stima., perseguendo il bene comune. C’è qualcosa su cui siamo sempre d’accordo, che muove tutti noi: l’amore per la comunità di Vigarano.
Completamente diverso è l’approccio di quella parte politica che è rimasta fuori. Questa vuole continuare una campagna elettorale ormai conclusa, con la stessa metodologia: distruttiva, denigratoria, basata sulla pressione psicologia, che sfiora il mobbing e credo che non sia giusto permetterlo. Non è nemmeno giusto permettere che quella gran parte di cittadini che hanno creduto nel comitato vigarano pulito vengano strumentalizzati per altri scopi, non certo ambientali ma tutti politici, che il movimento 5 stelle cavalca. Essi sono diventati dei veri politici che invece di presentare proposte passano il tempo a screditare quelle degli altri contando sul fatto che con il discorso diretto e virgolettato si può ancora contare su un po’ di spazio sui giornali., e assistiamo così alla pubblicazione di dichiarazioni di chichessia senza un minimo di accertamento sui fatti e sulle fonti, comportamento che io ritengo SBAGLIATO e DISTRUTTIVO, deontologicamente sbagliato. E’ per questo che, fortunatamente, a Vigarano non ce l’hanno fatta. Ed è per questo che sono ancora più onorata di rappresentare una comunità così attenta e intelligente.
Non ho intenzione di farmi intimidire da poche persone che sbraitano sui giornali senza discutere nelle sedi opportune, con i meccanismi della democrazia, attraverso le regole che INSIEME ci siamo dati. Il loro sistema è quello dei rivoluzionari anarchici che in pochi seminano paura e instabilità, pur di ottenere scopi di carattere individuale e non sociale. Io voglio essere il sindaco di tutti e dialogare con chi sta alle regole e ha rispetto delle regole, non con chi fa la voce grossa sui giornali ogni volte che le regole non sono quelle che essi in particolare vorrebbero. Ci sono i modi e le sedi anche per cambiare le regole e lo si fa a maggioranza esattamente come si cerca di fare con i referendum.
Tutto questo per dire che se si vuole che questo nostro Paese torni alla grandezza che merita bisogna ricominciare dalle comunità locali, con coraggio, lealtà, verità e tanto impegno. Non sono valori che pagano subito, l’ho capito, ma non vi sì può rinunciare. C’è gente che è stata disposta a morire per questo, ricordiamolo sempre e ricordiamoci che, come dice Alessandro Bergonzoni, “il capo è la nostra testa”.