27 Apr, 2013
Replica integrale a Bratti sulla finta geotermia
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




di Valentino Tavolazzi
Bratti, da politicante poco responsabile, invece di chiedere scusa ai ferraresi per aver dato via libera all’inutile Turbogas e al Cancro valorizzatore di Cassana, ha la faccia tosta di bacchettare chi critica (leggi intervista), argomentando, la centrale che lui vorrebbe piazzare in via Conchetta per raddoppiare il teleriscaldamento. Come sempre egli non porta dati a sostegno delle sue strambate, spesso espresse con toni offensivi (stupidaggini, quinta elementare, ecc…) nei riguardi dei cittadini che gli pagano lo stipendio . In passato aveva già definito “torvi personaggi” chi contestava la turbogas, ma chiamato da me a risponderne innanzi alla Procura, aveva dichiarato alla polizia giudiziaria “Nell’articolo del 20.10.04 quando parlo di personaggi torvi, non mi riferivo certamente al Tavolazzi”.
Per darsi un tono, Bratti svolazza con le sue citazioni da Copenhagen alla Svezia, quando per imparare qualcosa riguardo alla gestione dei rifiuti, basterebbe facesse un giro a Mantova o a Reggio Emilia. Dall’alto della sua laurea in scienze agrarie e del ruolo di ex direttore generale Arpa Emilia Romagna, avuto per meriti politici, tutto può fuorché spacciare se stesso per specialista della materia, che declassa a “stupidaggini dal punto di vista tecnico scientifico” le argomentazioni altrui.
Riguardo alle bonifiche nei petrolchimici, Bratti non fa che ripetere a noia il caso di Mantova (per lui peggiore di Ferrara), ma tace con pervicacia i 10,6 milioni di euro, stanziati dallo Stato nel 2012 a Marghera, in quanto sito di interesse nazionale http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/54569. Un treno passato anche a Ferrara, mentre lui dormiva.
Infine l’esperto sostiene che il cancro valorizzatore vada chiuso, ma non subito, bensì tra 15-20 anni. Non si rende conto (oppure ne è consapevole?) che le ragioni (sanitarie, economiche, ambientali) per cui la combustione di rifiuti va bandita in tutta Europa, sono valide adesso, non tra vent’anni, perché il suo obiettivo (non il nostro) è recuperare l’investimento di Hera.
Solo la sua disinformazione può giustificare un modello energetico ed emissivo a Ferrara, già segnata dal record di decessi per tumori, basato sulla combustione di rifiuti e gas, e su calore trasportato e distribuito in tubi soggetti a corrosione, disperdenti calore e acqua calda nel terreno. E ciò mentre il mondo va nella direzione del risparmio energetico, della micro generazione, dei pannelli solari e fotovoltaici, delle pompe di calore a bassa entalpia, della caldaia singole a condensazione, a basso consumo e bassa temperatura.
Per sfruttare un “non giacimento di energia non geotermica”, ma soprattutto per fare un favore a Hera, Bratti è disposto ad incatenare i ferraresi al cancro valorizzatore per vent’anni. Se è in buona fede gli chiederei di studiare di più. In caso contrario, sarebbe un peccato che in Italia non vi sia l’istituto della revoca degli eletti a mezzo referendum, come in Svizzera.