



Il costo del personale del Comune di Ferrara ammonta nel 2010 a 53 milioni di euro. Su 121 milioni di spese correnti (escluse quelle in relazione all’entrata) esso incide per il 43,8%. Se a questo sommiamo i 18 milioni di costo del debito (derivato compreso), si raggiunge la somma di 71 milioni, pari al 58,7% di tutte le uscite correnti del Comune. Dunque quasi il 60% delle spese è assorbito da queste due voci.
Nel 2004 il personale costava 49 milioni ed il debito 13,8 milioni. In numero i dipendenti comunali sono diminuiti. Nel 2001 erano 1597 (a tempo indeterminato, determinato e a progetto), di cui 58 tra dirigenti e quadri (posizioni organizzative, alta specializzazione e staff).
Oggi sono 1494 (-103), di cui 71 tra dirigenti e quadri. A fronte di un minor numero di dipendenti, è aumentato il costo procapite (31 mila euro nel 2001, 36 mila nel 2010). Il vertice dell’organizzazione è stato potenziato, in presenza di un organico diminuito.
I 1494 dipendenti del Comune di Ferrara vanno confrontati con i 792 a Piacenza, 912 a Forlì, 1230 a Ravenna, 1375 a Parma (dati Anci 2007). A Ferrara ogni dipendente comunale ha in carico 89 cittadini, a Reggio 97, a Rimini 100, 124 a Ravenna, 125 a Forlì, 126 a Piacenza, 130 a Parma, 143 a Cesena (dati Anci 2007). Si segnala che a Reggio la gestione di nidi e materne è assimilabile a quella di Ferrara.
Tra il 2001 ed il 2009 il Comune ha operato numerose esternalizzazioni, per oltre 2,5 milioni di euro. Dai musei alle biblioteche, dalla riscossione della tassa di affissione e Cosap, alla gestione delle piscine. Pertanto molte attività non pesano più sul personale dipendente, se non per la loro programmazione e controllo, funzioni riservate ai livelli alti dell’organizzazione. A fronte di tali esternalizzazioni, in dieci anni la diminuzione di personale è stata di 103 unità, ma il blocco del turnover genera uscite mediamente più elevate (20-25 anno). Dunque i processi di stabilizzazione interna e nuove assunzioni hanno compensato il turnover.
Se considerassimo le spese correnti del Comune una sorta di fatturato aziendale (121 milioni di euro anno), il dato per addetto (81 mila euro) è basso in assoluto e se confrontato con Piacenza 101 mila, Forlì 99 mila, Ravenna 95 mila, Parma 131 mila (dati Anci 2007).
Se confrontiamo la rigidità della spesa a Ferrara con quella di altre città della regione (somma dei costi di personale e del debito) in rapporto alle entrate (54,3% secondo i revisori dei conti), scopriamo che a Modena il dato è 38,9%, 41% a Parma, 45,1% a Ravenna, 46,1% a Bologna, 49% a Forlì, 51,6%, a Rimini, 52,6% a Piacenza (dati Anci 2007).
In conclusione, un Comune il nostro, ingessato, privo di elasticità di spesa, sovradimensionato, con troppe esternalizzazioni.
Valentino Tavolazzi Progetto per Ferrara
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