



In data 20.12.11 il gruppo Progetto per Ferrara presentava in consiglio comunale una risoluzione sul taglio dei costi della politica http://www.progettoperferrara.org/bilancio-comunale-2012-risoluzione-costi-della-politica-2-1221.html , come atto concreto di responsabilità della classe politica, nel momento in cui si accingeva a varare la manovra di bilancio 2012, somma della cosiddetta “Salva Italia” del governo Monti (Imu) e di quella comunale (addizionale Irpef), per 33,9 milioni di euro di maggior prelievo a Ferrara, rispetto all’anno precedente. Sacrifici richiesti a pensionati, famiglie, imprese, conseguenti alla tassazione di case, attività produttive, benzina e consumi, senza che alcun colpo sia stato assestato, da chi governa, ai costi della politica, agli evasori, ai grandi patrimoni, agli armamenti militari e alla finanza internazionale, massima responsabile della crisi planetaria. Con la citata risoluzione, Ppf proponeva la rinuncia da parte dei consiglieri, a partire dal 1.1.12, di gettoni e rimborsi, l’azzeramento delle indennità dei presidenti di circoscrizione, in coerenza con quanto previsto per i consiglieri, il dimezzamento degli stipendi a sindaco e assessori.
Invece di contribuire al dibattito sui costi della politica, il gruppo di maggioranza Pd presentava in aula il 21.12.11 un emendamento “buffonata”, respinto in quanto illegittimo, avente ad oggetto il denaro sperperato e scaricato sui cittadini nel 2002, dall’allora vice sindaco Tiziano Tagliani, al solo scopo di liberarsi senza giusta causa del city manager scomodo. Mentre il giorno successivo (22.12.11), in spregio al dibattito in corso in consiglio comunale, il Pd organizzava nella saletta adiacente una conferenza stampa sui presunti rimborsi illegittimi del consigliere Ppf, tesa a distogliere il dibattito cittadino dalla manovra di bilancio 2012 e dai costi della politica. Il 22.12.11 il Pd ed altri gruppi di maggioranza ed opposizione, VOTAVANO CONTRO la risoluzione Ppf su tagli della politica.
Pertanto, in coerenza con quanto proposto in consiglio comunale il 20.12.11, il sottoscritto Valentino Tavolazzi rinuncia volontariamente ed irrevocabilmente, a partire dal 1.1.12 e per tutta la consigliatura rimasta, a gettoni, rimborsi ed indennità a qualsiasi titolo riconosciuti ai consiglieri comunali.
Chiede inoltre a codesta presidenza del consiglio, che i risparmi conseguenti (circa 15 mila euro) siano destinati alla riduzione dell’aumento di addizionale Irpef per le famiglie a reddito più basso, e che attivi, per l’attuazione di tali volontà, i servizi comunali competenti, rimanendo il sottoscritto a disposizione per ogni formalità richiesta.
Ripropone infine, trattandosi di materia di competenza della conferenza dei presidenti di gruppo, l’istituzione della segreteria unica dei gruppi consiliari, come previsto nella risoluzione Ppf bocciata dal Pd, ed il contestuale reimpiego in altri settori comunali del personale, attualmente addetto, che si libererebbe.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara