27 Mar, 2012
Risoluzione rette ceti abbienti, bilancio consuntivo 2011
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Gruppo consigliare Progetto per ferrara
Ferrara 26/3/2012
Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Ferrara
OGGETTO: Risoluzione rette ceti abbienti, bilancio consuntivo 2011
Il Consiglio Comunale di Ferrara
Premesso che
- i servizi per il diritto allo studio rappresentano i principali strumenti per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona (fra cui quelli legati all’istruzione) e per dare attuazione all’eguaglianza sostanziale fra i cittadini, abbienti e meno abbienti, che è alla base dell’art. 3 della Costituzione italiana;
- in una società giusta, come dovrebbe essere intesa da chi ha a cuore la sostanziale eguaglianza dei cittadini, abbienti e meno abbienti, vanno aiutati i poveri chiedendo ai ricchi e non viceversa, vanno tagliati gli sprechi per investire in economia e lavoro, vanno fatte riforme e cambiamenti strutturali, finalizzando le risorse del Comune, umane e finanziarie, alle nuove priorità della città e dei cittadini generate dalla pesante crisi economica, occupazionale e dei conti pubblici;
- i costi dei servizi gestiti dall’Istituzione scolastica (nidi, materne, trasporto scolastico, mensa, ecc..) sono coperti in percentuale variabile dalle entrate da rette pagate dalle famiglie, mentre la parte restante è a carico della collettività, quindi anche di famiglie poco abbienti, pensionati, single e giovani coppie a basso reddito, attraverso trasferimenti comunali, regionali, statali, di personale dipendente comunale, di manutenzioni a carico del Comune, ecc..
- i ricavi complessivi da vendita delle prestazioni e dei servizi (tariffe a carico degli utenti) della istituzione nel 2011 sono stati pari a 3,9 milioni, su un totale di 22,6 milioni di costi di gestione;
- il contributo complessivo del Comune nel 2011, sostenuto dalla collettività e quindi anche dai ceti meno abbienti, ammonta a 17,6 milioni;
- le famiglie con valore ISEE in fascia massima, per nidi e materne pagano rette che non coprono il costo totale del servizio, attestandosi invece attorno al 70% del costo effettivo;
- nell’anno scolastico in corso, le liste di attesa per nidi e materne contengono centinaia di richieste inevase;
- occorre evitare che, in una situazione di offerta incapace di soddisfare la domanda, il Comune rinunci a chiedere, a chi può pagarlo, il costo del servizio a domanda individuale, e dunque si privi di risorse preziose che potrebbero essere utilizzate per potenziare l’offerta e dare una risposta alle famiglie oggi escluse dall’accesso al servizio; al tempo stesso occorre evitare che posti occupati da famiglie ad alto reddito, che non pagano il 100% del costo, siano indisponibili per famiglie bisognose, a causa della saturazione delle strutture comunali;
- in un momento di grande difficoltà dei conti pubblici, l’Amministrazione dovrebbe mettere in atto tutte le azioni tese al riequilibrio strutturale del bilancio, agendo anche sulla capacità contributiva dei ceti più abbienti;
Impegna il Sindaco e la Giunta a
- · ridefinire il piano delle rette 2012-2013, relative ai servizi a domanda individuale di trasporto scolastico, centri ricreativi estivi, nidi, materne, servizi scolastici integrativi, attribuendo ai valori ISEE superiori a 50 mila euro, rette pari al 100% del costo sostenuto dall’Istituzione per erogare suddetti servizi; a valori ISEE compresi tra 40 e 50 mila euro, rette pari al 75% del costo totale. Per valori ISEE inferiori a 40 mila euro il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta a ricalibrare le rette, mantenendo, per i valori ISEE inferiori a 20 mila euro, gli importi attualmente in vigore, senza alcun aumento.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale
Progetto per Ferrara