06 Feb, 2010
Risposta a Paolo Boldrini Direttore della Nuova Ferrara
Inserito da: PpF In: Politica|Rete e informazione




Gentile direttore,
è la seconda volta che lei commenta, nel suo giornale, mie precisazioni ad “imprecisioni” nelle notizie che mi riguardano, rimproverandomi di inviarle troppe lettere, troppo lunghe e su tutto. O ggi addirittura mi comunica che il suo giornale non può essere l’Eco di Tavolazzi.
Mi perdoni, ma non vedo il nesso tra le mie precisazioni ed i suoi commenti.
Non ho mai preteso che lei pubblichi tutte le lettere che le invio. Tante le cestina, continui a farlo. Se preferisce che non glie le spedisca, me lo chieda e lo farò.
I temi dei miei interventi sono quelli dell’amministrazione di una città.
Può darsi che siano tanti, magari poco interessanti, ma non è colpa mia se da consigliere me ne devo occupare.
Non le ho mai chiesto di fare eco a Tavolazzi.
Dunque direttore, so che lei è molto impegnato ed è un professionista serio, ma non la obbliga nessuno a fare quei commenti.
Cordialmente
Valentino Tavolazzi
Commento di Paolo Boldrini alla lettera di Tavolazzi
Leggo nell’articolo intitolato “Tagliani isola Tavolazzi” (perché non intitolarlo “Tagliani vuole isolare Tavolazzi” dato che non conosciamo le reazioni degli altri gruppi di opposizione? Mi riferisco alla differenza che c’è tra intenzione e risultato), alcune affermazioni che non corrispondono ai fatti.
1. In aula ci sarebbe stato un forte applauso alla fine dell’intervento del sindaco: basta riascoltare la registrazione audio.
2. Anche Tagliani dopo Polastri ha demolito sotto il profilo tecnico la proposta di Ppf: nessuno ha demolito niente. Polastri non ha replicato ai conteggi Ppf sui giornali che li hanno pubblicati, nè lo ha fatto in aula. Ha preferito raccontare ai lettori di inesistenti processi da me promossi sulla legittimità della revoca anticipata del direttore generale. Nemmeno Tagliani è entrato nel merito di quei conteggi, che pertanto, al momento, restano non demoliti.
3. «Tavolazzi si atteggia a vittima»: è un fatto, non un atteggiamento, che il sindaco, invece di parlare del bilancio, attacca un consigliere di opposizione per mezz’ora e questi ha 10 minuti per replicare, per intervenire sul bilancio, per rispondere ai consiglieri su complessi emendamenti, per dichiarare il proprio voto. Dove sta il vittimismo? Sono certo direttore che lei sia consapevole che in generale la città ha bisogno di un’informazione migliore, meno di parte, più attendibile. Ho fiducia che lei, insieme alla sua redazione, stia facendo e continuerà a fare onestamente la sua parte perché ciò si realizzi.
Valentino Tavolazzi Consigliere comunale Ppf
Come ho già scritto, signor Tavolazzi, lungi da me l’idea di censurarla. Non aiutano certo le decine e decine di lettere chilometriche che lei manda quotidianamente su ogni argomento, dall’ago all’aereo. Forse ha bisogno di un giornale tutto suo, noi non possiamo permetterci di fare l’Eco di Tavolazzi. Quanto all’applauso, non ce lo siamo inventato. I titoli degli articoli, se permette, li decidiamo noi. Saluti. (p.b.)