14 Set, 2009
Si vuole coinvolgere anche il Cnr. Tavolazzi: fusione con il Cadf
Inserito da: PpF In: Servizi pubblici




Articolo pubblicato da La Nuova Ferrara
Serve ancora qualche giorno, due o tre, a Ivan Graldi per definire la sua proposta di valorizzazione di quanto resterà del laboratorio acqua Hera di Pontelagoscuro. Il trasferimento di gran parte delle analisi a Sasso Marconi, oggetto di un braccio di ferro politico, lascerà due prelevatori e due analisti a ridosso degli impianti di potabilizzazione, «con ruoli non definiti» tuona Valentino Tavolazzi (Ppf). Secondo il direttore dell’Agenzia d’ambito, però, si tratta di un organico sufficiente a svolgere analisi aggiuntive di tipo innovativo, di cui Graldi nei prossimi giorni andrà a parlare con i responsabili del Centro ricerca sulle acque del Cnr, che si punta a coinvolgere nel progetto. E’ probabile che anche Hera attenda la proposta dell’Ato prima di avviare il trasferimento degli addetti da Pontelagoscuro.
Tavolazzi, invece, insiste sulla linea sposata all’unanimità dal Consiglio comunale straordinario di fine agosto, cioè che il laboratorio resti com’è, e lancia una nuova proposta: «Il sindaco chieda con la massima urgenza la convocazione dell’assemblea dell’Ato, unica autorità che può decidere sulla permanenza a Ferrara del laboratorio e/o valutare l’ipotesi di fusione dei laboratori di Hera e Cadf, alternativa che potrebbe dar vita ad un centro di eccellenza dell’acqua pubblica nella nostra provincia». Il Consorzio acquedotto basso ferrarese dispone appunto di un laboratorio controllo qualità, nel quale lavorano 5 persone, che svolge in sostanza gli stessi compiti di quello di Pontelagoscuro.