



Il candidato sindaco Barbieri, si legge sulla stampa, « sta valutando un esposto nei confronti della lista laici riformisti radicali pro Tagliani, affermando che “il logo è copiato pari pari dal nostro simbolo, ci sono tutti i presupposti per avviare un’azione legale per plagio” ».
Se questi sono i presupposti, sembra ragionevole sostenere che se il candidato sindaco Barbieri dovesse diventare sindaco, a Ferrara gli spazi di libertà si ridurrebbero e le azioni del primo cittadino sarebbero quanto meno originali per deficit di equilibrio interpretativo.
Nel simbolo di Barbieri è scritto: Giulio Giuseppe Barbieri; nel nostro: Laici Riformisti per Tagliani sindaco. Nel suo: io amo ferrara; nel nostro: radicali, socialisti, repubblicani, liberali. Nel suo è presente un cuore; nel nostro una rosa. Non sembrano poi tanto simili. A meno che Barbieri non alluda al fatto che il suo logo, come il nostro, è rosso e bianco. A meno che Barbieri non ritenga di avere il copyright del colore rosso. Se è così, e davvero non si vedono alternative logiche, come ipotetico futuro sindaco dovrebbe quanto meno preoccupare. Sembra anche di potere serenamente affermare che lo spirito libertario di radicali, socialisti, repubblicani e liberali a Barbieri faccia ampiamente difetto.
Ma Barbieri è quello stesso Barbieri che candidatosi a sindaco nel 2004, dopo avere chiesto il voto ai ferraresi e dopo essere stato sconfitto, neppure per un giorno ha messo piede nel Consiglio comunale, dove vanno a finire i candidati sindaco non eletti? Chissà, si potrebbe persino dire che forse ha mancato di rispetto verso i suoi elettori.
Avvii pure un’azione legale per plagio il candidato sindaco Barbieri, così potremo trattare l’argomento nella sede propria.
Cordiali saluti.
Lista Laici Riformisti
Mario Zamorani (Radicali)
Sergio Alberti (Socialisti)
Vittorio Antonelli (Repubblicani)