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13 Gen, 2013

Situazione economica delle famiglie per l’accesso a nidi e materne

Inserito da: PpF In: Servizi pubblici

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A Ferrara le graduatorie per accedere al nido e alla scuola materna non tengono conto della situazione economica delle famiglie. Il regolamento garantisce giustamente la priorità ai bambini frequentanti, disabili, in affidamento familiare o con disagio sociale. I posti vengono poi assegnati alle famiglie in base a punteggi ottenuti con l’applicazione di criteri, quali ad esempio composizione del nucleo familiare, numero di figli, gravidanza, presenza in famiglia di adulti non autosufficienti o di gemelli, pendolarità e turni sul lavoro dei genitori. Il personale civile e militare della NATO operante a Poggio Renatico viene trattato alla stregua dei residenti nel Comune di Ferrara.

I servizi educativi, tra i quali nidi e materne, hanno il fine di rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona (con particolare riferimento all’istruzione) e di dare attuazione all’eguaglianza sostanziale fra  i cittadini, abbienti e meno abbienti, alla base dell’art. 3 della Costituzione Italiana. Una società giusta persegue tale principio, aiuta i “poveri” con il contributo dei “ricchi”. Inoltre i servizi citati oltre alla funzione educativa hanno quella sociale, non di minore importanza per le famiglie, come è confermato da alcuni dei criteri utilizzati per la formazione delle graduatorie.

 

Ho già segnalato in commissione che l’assenza delle condizioni economiche delle famiglie tra i criteri di formazione delle graduatorie, può determinare, a parità di altre condizioni, l’esclusione delle famiglie meno abbienti a favore di altre ad alto reddito. La famiglia con un solo reddito medio basso, può essere superata in graduatoria da una ad alto reddito, in forza di criteri quali il numero dei figli, la pendolarità o altro. Il rischio è tanto più grande quanto più è ampia la forbice tra domanda ed offerta del servizio, come accade a Ferrara con la formazione di lunghe file di attesa e centinaia di domande inevase.

 

C’è pure una aggravante. La famiglia “povera” esclusa a favore della “ricca”, magari per differenza del numero di figli, deve contribuire con la fiscalità generale a pagare i costi non coperti (circa un terzo del totale) dalla retta massima pagata dalla “ricca”. Una palese ingiustizia, perché è evidente che le famiglie più abbienti hanno maggiori possibilità di acquisire e pagare il servizio educativo gestito da privati, anche non convenzionati, rispetto alle famiglie meno abbienti. Tra l’altro la medesima situazione si verifica anche quando alla collettività ferrarese (quindi anche alle famiglie a reddito medio basso) si chiede di contribuire alla copertura dei costi di eventi di teatro, stagioni di balletto o altri di norma preclusi alle famiglia meno abbienti, costi coperti che sono solo parzialmente dai biglietti pagati.

 

Per tornare a nidi e materne, diversi capoluoghi nella nostra regione utilizzano la situazione socio economica delle famiglie tra i criteri per la formazione delle graduatorie (indicatore ISEE o altri criteri). Reggio Emilia e Modena considerano lo stato di disoccupazione di uno o entrambi i genitori, con e senza iscrizione al centro per l’impiego. Parma include tra i criteri lo stato di licenziato e di studente non lavoratore. Ravenna, in caso di parità di punteggio, attribuisce “la precedenza al bambino il cui genitore ha dichiarato il valore ISEE inferiore”. Forlì include la situazione socio-economica delle famiglie, con attribuzione di punteggi alle fasce tra zero e 20 mila euro di valore ISEE. Sono noti i limiti di tale indicatore nel rappresentare la reale situazione economica delle famiglie. Tuttavia esso è già utilizzato, anche dal Comune di Ferrara, per la determinazione delle rette. Pertanto non appare ragionevole escluderlo per la formazione delle graduatorie, adducendo a giustificazione la sua “inattendibilità”. Oggi Progetto per Ferrara presenterà in consiglio comunale una risoluzione tesa all’introduzione della situazione economica delle famiglie tra i criteri di attribuzione dei punteggi e di formazione delle graduatorie.

 

Valentino Tavolazzi

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  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • vittorio savini: ,,,aggiungo inoltre che vi è stata un' ORDINANZA del tribunale di Ferrara (artt. 676 C.P.P.) n. 250/2016 del 2 novembre 2016 a firma del giudice Pier

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'Progetto per Ferrara' e' una iniziativa politica aperta, rivolta a tutti i ferraresi, elaborata e promossa insieme a compagni di viaggio, che in questi anni hanno condiviso con me intense battaglie in difesa della salute, dell'ambiente e per il cambiamento della politica.
Valentino Tavolazzi

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