



Nel suo intervento sul quotidiano di ieri, il capogruppo del PD in Comune , forse autoproclamatosi portavoce di una “grossa coalizione” favorevole alla chiusura del nostro ospedale Sant’Anna, ci fa delle sue tesi un’esposizione degna del “pensiero unico” di buona memoria. Il sillogismo di Merli, basato sulla convergenza di pensiero di molti e sulla condanna di un pensiero divergente, ci proietterebbe, per fare un solo esempio, in pieno medioevo, se il genovese Colombo avesse rinunciato ai suoi obiettivi per il fatto di aver tutti, o molti, contro. La storia è ricca di esempi e pensiamo che si stia scrivendo un pezzetto di storia cittadina, tentando di sventare l’ennesimo scippo politico nei confronti della città e delle sue future generazioni, senza consultarla, ultimo di una fila di “perle” talmente lunga che omettiamo per pietà dei lettori. Le contraddizioni del partito di Merli sono molte, ma egli riesce mirabilmente a sintetizzarle tutte. Non riusciamo proprio a pensare alla buona fede, quando egli tenta di sconfessare un referendum autogestito, per esempio. Basta digitare su internet le due parole succitate, per vedere come il suo stesso partito, altrove, ricorra sovente quando lo ritiene opportuno, a questa forma di consultazione del popolo. Le stesse primarie, che a seconda delle necessità vengono invocate o negate dal Pd, sono assai simili.
E’ inoltre in contraddizione con esponenti del suo partito di tutte le città capoluogo (Modena, Bologna, Parma eccetera), non sappiamo se più indipendenti o audaci, rispetto alle direttive delle segreterie. Essi hanno mantenuto, vedi Modena, l’ospedale dove si trovava (Policlinico) seppur affiancato ad uno nuovo (Baggiovara).
Il sillogismo merliano si applica solo per Ferrara? Solo per questa città non ci sono denari? Inoltre PPF/ Movimento 5 Stelle, non ha mai parlato di doppioni ospedalieri, ma di una ristrutturazione, con alcuni reparti a Ferrara ed altri a Cona, eccezion fatta per ciò che è indispensabile al funzionamento di un vero ospedale e di un vero PS in Corso Giovecca. L’espansione ed i parcheggi sono la vecchia bufala dentro l’uovo di Pasqua rilanciata dal capogruppo, si vedano i 120 Ml di Euro appena investiti in PS e sale operatorie ed il parcheggio interrato in project financing realizzati al Sant’Orsola.
Ci accusa inoltre di strumentalizzazione elettorale, sebbene a Ferrara le elezioni siano lontane. Sarebbe credibile se il suo presidente della Regione non avesse inaugurato a marzo di un anno fa, sotto elezioni, i nuovi padiglioni ristrutturati del San Camillo di Comacchio, o se un mese fa non fosse stata inaugurata una Casa della Salute a Portomaggiore, (che tra un mese andrà alle urne), costata quasi 1,9 Ml di Euro, nonostante il comune citato abbia un milione e qualcosa di Euro di debiti pregressi accumulati nei confronti dell’Asl.
Non ci sembra peregrino inoltre far notare come Merli ed il suo partito siano in contraddizione con se stessi. Fino ai primissimi anni 2000 infatti, il Pd sosteneva in pratica quello che oggi è il nostro “Piano B”, ovvero Cona 1, un ospedale da circa 400 posti letto, integrato con il Sant’Anna.
Per concludere, egli nega di sapere che a Cona, secondo i piani del Pd, non c’è spazio per l’Università, né ci sarà per non si sa quanti anni. Questo sarebbe un danno, questo si, per la sanità e per l’eccellenza ferrarese ed uno sfregio alla città.
Poniamo una domanda agli strateghi del PD: se è vero com’è vero, che è stato deciso da tempo di permettere la realizzazione di una clinica privata nell’area Sant’Anna, significa che c’è un bisogno sanitario oppure no? Quindi perché lasciare la soddisfazione di questa domanda al mercato privato? Perché si vuol costringere oltre 60.000 ferraresi, che oggi accedono all’Ospedale in giornata, trovando soluzione ai loro bisogni, a percorrere, domani, migliaia di Km per andare a Cona o a scegliere la sanità privata? Questo senza voler qui aprire il vaso di pandora delle risposte sanitarie alle emergenze. Il PPF/ Movimento 5Stelle vorrebbero accrescere il loro consenso, è chiaro, ma non sulla testa dei cittadini. Non siamo a caccia di lavoro, di facili retribuzioni, di poltrone, come attestano i fatti (la riduzione del 70% dello stipendio dei nostri consiglieri regionali Favia e Defranceschi e la rinuncia a quasi 1 Ml di Euro di rimborsi elettorali), ma semmai pensiamo di contribuire ad un rinascimento di questa città che amiamo, cacciata in un medioevo politico, culturale e spirituale da questa casta dominante da oltre 60 anni.
Per questo, coerentemente, crediamo di dover dare voce al popolo; permettere ai cittadini di esprimersi, ascoltarli, riteniamo non possa mai essere una scelta sbagliata. Se a sbagliare siamo noi, ne prenderemo atto, andremo a casa (già ci siamo). Lasciamo al parola ai nostri datori di lavoro, i cittadini, che risponderanno sabato 16 e domenica 17, dalle 9 alle 19 e ci diranno cosa dobbiamo fare da qui in avanti. Se ci daranno ragione non ci fermeremo davanti a niente, attuando tutte le forme di lotta, dura e democratica che un popolo ha diritto di esprimere.
Angelo Storari
Portavoce PPF M5*