17 Set, 2010
Sul confronto politico e il rispetto delle persone
Inserito da: PpF In: Politica|Servizi pubblici




di Paolo Giardini
Da tempo immemorabile si sa che la botte piena e la moglie ubriaca sono incongruenti. La pretesa di rispetto formale senza neppure provare a meritare quello sostanziale sfiora il limite della schizofrenia, in ogni caso è manifestazione di alterigia. Un intero apparato, dominante da decenni la città, cede ad Hera la rete municipale del gas che appartiene fin dalle origini alla città, non alla generazione presente (non è scritta da nessuna parte l’appartenenza della città alle generazioni future, ma non saperlo è analfabetismo etico-politico). E’ un oltraggio. Di più, il prezzo pagato è ridicolo. Molti protestano, fra cui anch’io che mando lettere ai giornali ricordando che 2+2 =4 e non 224.
Al Palazzo non gliene cale, potendo decidere a proprio piacere i risultati e non ha bisogno di dare spiegazioni ai semplici cittadini. Può farlo? Si, ma dimostrando lo stesso spessore intellettuale del Gabibbo e quello morale di un despota. Non pretenda quindi rispetto neppure guardandosi allo specchio, che anche quello non ne potrà più di cose inverosimili nel mondo reale. Perché Cona, turbogas, inceneritore, laboratorio acqua chiuso, azienda trasporti annientata, ospedale cittadino annichilito, delirium tax, edilizia residenziale divoratrice di territorio senza richieste demografiche, edilizia su discariche comunali non bonificate, il tutto con un debito comunale record, purtroppo non sono invenzioni di PpF.
Paolo Giardini