



di Angelo Storari
Torniamo sulla questione della Casa senza frontiere (e senza porte e finestre) senza intento polemico con l’Arch. Catani, che dalle pagine di un quotidiano nei giorni scorsi, contestava alcune dichiarazioni rilasciate da PPF e dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle durante la conferenza stampa del 24 marzo. Il progetto, voluto (anno 2002) dall’allora Assessore provinciale all’Ambiente e Agenda 21 Golinelli e dalla sua collega comunale Alessandra Chiappini, come sappiamo è costato ormai quasi 2 Ml di Euro.
Alla fine del 2009, la neo giunta presieduta dalla Sig.ra Zappaterra, a seguito di relazione tecnica, prende atto che i fondi spesi sino ad ora non bastano ad ultimare uno dei due edifici oggetto d’intervento (all’interno del Polo scolastico di Via Carpeggiani) che non vi sono fondi (che probabilmente non vi saranno mai) e che per rendere almeno in parte fruibile la struttura, era necessario stanziare altri 100.000 Euro e dalle 36 camere per studenti iniziali, si ripiega su 24.
Ricordiamo per inciso che l’edificio sorge nella zona ove sono state rilevate concentrazioni elevatissime di clorurati (asilo di via del Salice) (è visibile ed è confinante con il retro del parcheggio del supermercato “Cadoro).
Dei 2Ml, oltre un milione è stato stanziato dalla Regione ER. Oltre 250.000 per un impianto fotovoltaico a concentrazione, che di questi 250000 Euro, 70.000 erano stati erogati al Dipartimento di Fisica per “studio e sperimentazione” (anno 2004) della tecnologia di cui, ancora una volta, non sappiamo che risultati, tale “studio” abbia prodotto. Il restante è stato stanziato (oltre 700.000 Euro) dall’Amministrazione provinciale ricorrendo in parte a mutui ed infine l’Amministrazione comunale ha impegnato la somma di circa 200.000 Euro per arredamenti. Di questi ultimi, circa 90.000 sono stati impegnati per acquisto arredi (che ignoriamo se si trovino all’interno della parte di edificio ultimata), 30.000 sono stati erogati all’Arch. Catani per la progettazione degli arredi interni. La scelta del professionista, si legge negli atti, dettata dal fatto che lo stesso professionista era stato incaricato (e liquidato per 60.000 Euro) per il progetto delle opere murarie da parte della Provincia. Segnaliamo solo il fatto che chiunque abbia arredato un’abitazione conosce, che usualmente si contattano una o più ditte le quali basandosi sulle planimetrie forniscono un preventivo comprensivo della progettazione.
Non nutriamo dubbi sulla professionalità del citato tecnico, però agli atti che abbiamo consultato di Provincia e Comune, non risulta un curriculum vitae da cui si possa evincere se abbia o meno sviluppato una professionalità specifica nella boiedilizia e nell’arredo ecocompatibile che giustifichi il doppio incarico. Ciò è ben lungi dall’affermare che l’Arch. Catani non le possieda.
Non nutriamo dubbi al tempo stesso che abbia scrupolosamente espletato le mansioni che gli erano state affidate.
Angelo Storari