



Forte dei 10 mila voti persi nel 2009 dalla maggioranza cui appartiene, il consigliere ingegnere meccanico Tafuro del Pd, disserta sul presunto fallimento politico del movimento Ppf/M5S, che a pochi mesi dalla sua nascita, ha eletto decine di consiglieri comunali in Italia e due consiglieri regionali in Emilia Romagna. Contento lui ed il Pd, si immagini noi! Tuttavia gli va dato atto dello sforzo intellettuale compiuto per entrare nel merito degli argomenti trattati, benché limitato al solo indice, vuoi perché il loro approfondimento sembra riuscirgli difficoltoso, vuoi perché, in ogni caso, correrebbe il rischio di svelarne l’inconsistenza. Prendiamo il quadrante est. Gli antenati della maggioranza, ora rappresentata da Tafuro, autorizzarono la costruzione di abitazioni a ridosso di discariche note fin dagli anni ’60.
I loro discendenti, incluso l’ingegnere del petrolchimico, pur consapevoli della gravissima contaminazione della falda acquifera da Cvm (cancerogeno e compatibile con quello prodotto nel fabbricone), hanno responsabilmente dichiarato agibili altre abitazioni e costruito un asilo (3 milioni), poi bloccato dalle autorità sanitarie. Ma per non far mancare nulla ai ferraresi, la maggioranza guidata dal Pd ha bruciato un altro milione di euro in indagini, pagato dai cittadini per non bonificare nemmeno un metro quadrato del sito e per non spostare nemmeno un chilo di rifiuto. Una capacità amministrativa esemplare e di cui andare orgogliosi.
E veniamo al petrolchimico. Il fallimento degli accordi di programma è sotto gli occhi di tutti. Il fabbricone perde pezzi anno dopo anno, le aziende sono in crisi e l’occupazione è in costante diminuzione. Le bonifiche dei suoli e delle falde sono una chimera (Tafuro non sa nemmeno cosa sia stato fatto a Marghera) e la riconversione industriale del sito si è ridotta alla sola cosa voluta da Eni: la mega turbogas da 800 MWe, per fare quattrini con gli incentivi a spese dei consumatori, ma non per creare nuovi posti di lavoro. Anche Estelux, spacciata dal Pd come inizio della rinascita del petrolchimico, è fuggita da Ferrara portando con sé i sogni di Tafuro. Questa classe politica non é riuscita nemmeno a cedere il vapore ad Hera per il teleriscaldamento. Un capolavoro di incapacità e subalternità al potere economico. Comici appaiono anche i voli pindarici del consigliere ingegnere, in merito al rendimento delle caldaiette per il trattamento degli off gas. Imposte dal Ministero, Enipower aveva tentato di evitarle con la sponda di Sateriale, benché l’obbligo fosse previsto dalla VIA. A contrastare il tentativo furono solo le relazioni tecniche prodotte dal sottoscritto alla commissione VIA del Ministero dell’Ambiente nel 2008 e le successive audizioni a Roma. Così fu sventato il tentativo di fare altri quattrini, bruciando off gas nella centrale, ma inquinando di più.
Tafuro infine si esibisce in un cocktail che mixa l’evanescente protocollo di Hera per la raccolta differenziata (tuttora inferiore ai limiti di legge), miseramente smontato da Ppf in consiglio comunale di fronte alla silente assessora Zadro (leggasi verbale), con i progetti di comunicazione, la certificazione ISO 14001, l’educazione ambientale nelle scuole (fatta da Hera!) ed il premio città sane. Ameni tasselli di una frivola azione ambientale prodotta dalla sua maggioranza. Se questi sono i successi del Pd e di Tafuro, appare chiara la genesi dell’emorragia di voti del partitone. Ma il fondo, il consigliere ingegnere, lo tocca quando spaccia per attacco, volgare ed irrispettoso alla Zadro, la puntuale replica dalla stessa voluta e ricercata. Egli infatti un attimo dopo l’atto d’accusa, apostrofa elegantemente Ppf di ricorrere a spudorate menzogne, demagogia ed allarmismo. La classe di Tafuro é pari solo alla sua competenza tecnica!
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle
Lettera di Tafuro pubblicata da Estense com